Michele Iorio
CAMPOBASSO _ La vicenda legata all’ampliamento del numero degli Assessori nella Giunta Regionale e il dibattito che ne è scaturito, peraltro generato tutto all’interno della maggioranza, offre oggettivamente la cifra di come questo nuovo esecutivo sia partito male rispetto al compito che lo attendeva e che i molisani gli hanno dato da svolgere.

Una partita squisitamente politica, legata alle esigenze di rappresentanza nella giunta tra le varie forze politiche, ha assorbito ogni attenzione e impegno del presidente della giunta e della sua maggioranza, mettendo di fatto in secondo piano le diverse necessità di questa regione legate allo sviluppo, al fronteggiare la crisi in atto, al dare una risposta concreta alle molte emergenze del territorio e di chi ci vive. Una maggioranza che si è chiusa in se stessa, che a voluto rifiutare ogni dialogo con il centrodestra e le altre forze in consiglio, scegliendo di seguire un percorso solitario caratterizzato da “non verità”.

Innanzitutto, ad esempio, una “non verità” è quella che vorrebbe il numero degli assessori non adeguato a risolvere le necessità di strutturazione e di operatività delle istituzioni regionali. Condizione pur reale questa, ma tutti sanno ce tale situazione va risolta in altro modo e non basta un assessore in più o in meno per assorbire ogni questione. Si potrebbe far ricorso, in via esemplificativa, alla delega ai consiglieri o ad altre iniziative. L’inconfessata verità è invece che si vuole ampliare il numero degli assessori per dare rappresentanza ad una forza politica, Rialzati Molise. Un’esigenza anche legittima questa, ma che può tranquillamente essere esaudita all’interno del numero attuale di quattro componenti dell’esecutivo. Non si capisce poi come si possa immaginare di mutare, abrogare o comunque cambiare regole votate e condivise ampiamente tra le forze politiche nella passata legislatura, senza cercare un confronto con le opposizioni.

Come pure si fa fatica ad avere prontezza di come sia possibile avviarsi in un percorso senza aver prima di partire sentito l’Avvocatura Generale o la Presidenza del Consiglio dei Ministri se tale allargamento possa essere fatto a Statuto vigente e se esso viola quanto stabilito in sede nazionale con il Decreto sulla “spending review”. E’ bene ricordare a riguardo che tale violazione rappresenterebbe per la regione che ne è artefice una pensante e severa punizione in termini di taglio di trasferimenti. E’ responsabile esporsi ad un così grave rischio per una sedia di assessore in più?

E’ questo che i molisani, le imprese, il tessuto sociale i singoli cittadini hanno come priorità e quindi evidenziano come richiesta principale a questo esecutivo e alla sua maggioranza? La risposta appare fin troppo semplice da sfuggire al presidente Frattura e alle forze che lo sostengono. Basterebbe dunque che la maggioranza si aprisse ad un confronto con il centrodestra, finora escluso da ogni confronto e costretto ad esprimere per questo posizioni critiche, per aprire una discussione e per ascoltare ance la voce dei “grillini” a riguardo -che in Molise paiono essere muti- ed affrontare la questione con serenità, condivisione e rispettando le norme e l’etica politica.

Sen Michele Iorio

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