I Popolari-Liberali
I Popolari-Liberali

TERMOLI _ In riferimento alla conferenza stampa tenuta dal Sindaco Di Brino in data 19.12.2011 ed alla sua affermazione contrariamente a quanto affermato dal Movimento dei Liberali che sosteneva che la nostra Amministrazione avrebbe preso in giro i cittadini sul piano casa,noi oggi rispondiamo che non è così e che il Comune sta dando attuazione puntuale ed ordinata al piano casa “, nostro malgrado dobbiamo precisare:

1. La Legge Nazionale e la Legge Regionale n° 30/2010, hanno previsto “misure urgenti per la ripresa del settore edilizio e per la realizzazione di edilizia sociale per le classi disagiate”, lasciando ai Comuni la sola possibilità di individuare le zone dove ciò poteva avvenire.
2. Con delibera di Consiglio Comunale n°23 del 30.06.2010 il Comune ha individuato tali aree;
3. Con successiva improvvida ed inopportuna delibera di Consiglio Comunale n° 41 del 19.08.2010 “Documento linee guida programmatiche….” andando ben oltre i compiti che la Regione gli aveva riservato il Comune di Termoli fissava, per la edilizia sociale da realizzare nelle zone agricole E1 ed E2 : “ I piani costruttivi dovranno tener conto dei parametri dettati dalle Norme del vigente P.R.G.. E’ necessario quindi che le altezze, i rapporti di copertura,le distanze dai confini e dai fabbricati siano conformi a quanto previsto dalle N.T.A.” . La applicazione congiunta delle norme del piano casa e di quelle del P.R.G. nelle zone agricole portano, di fatto, alla in edificabilità in tali zone. I Popolari e Liberali, consci che le norme previste nella Delibera di Consiglio n° 41 del 2010 avrebbero di fatto vanificato la applicazione della Legge 30 per l’edilizia sociale, hanno votato contro.

4. Nonostante le continue richieste di forze politiche ed imprenditoriali (vedi anche gli interventi dei Popolari Liberali consegnati alla stampa ed ai Consiglieri comunali in data 27.07.2011; 11.11.2011; 17.11.2011, la Amministrazione Comunale ha ritenuto di poter proseguire con le regole fissate. E’ stata istituita una Commissione per l’esame delle proposte, che sono state esaminate ed i risultati approvati dalla Giunta Comunale con delibera n°410 del 13.12.2011 con il seguente esito:
• N° 17 richieste, per complessivi 1488 alloggi non sono state accettate per vizi di forma;
• N° 2 richieste ,per complessivi 47 alloggi accettate con formula piena (riservate alle Imprese);
• N° 11 richieste, per complessivi 712 alloggi sono state ammesse con la clausola:”parametri urbanistici adottati non conformi a quanto previsto per la zona E1 ed E2 del P.R.G.” .Cioè , in parole semplici , non si può fare niente. Non si riesce a comprendere quindi la afferma-zione del Sindaco :”la Commissione ha lavorato per due mesi verificando le domande ed ammettendo quelle che andranno a saturare le 600 richieste”. Questa delibera è stata assunta dalla Giunta Di Brino.

A nostro parere le vie che la Amministrazione può seguire sono due:
a) La prima è quella di ritenere valida la linea sin qui tenuta e procedere con gli ulteriori adempimenti per arrivare “entro Settembre 2012”,come previsto dalla Amministrazione,alla cantierizzazione di edilizia sociale per circa 600 alloggi: riteniamo che questa procedura sia non solo illegittima ma potrebbe interessare gli organi di controllo.
b) Annullare la famigerata delibera di Consiglio Comunale n° 41/2000, cosa che può essere fatta solo dal Consiglio Comunale , e riavviare tutto l’iter, a partire da un nuovo bando. Cioè, dopo due anni dalla Legge Regionale ,ripartire da zero.

Con l’una o l’altra soluzione il Comune può risparmiarsi questa inutile perdita di tempo. I risultati urgenti che si prefiggevano l’accordo stato Regione e la Legge Regionale sono infatti saltati. Il Malato (ripresa della occupazione nel settore edilizio) è ormai morto, mentre l’assicurare una abitazione a basso costo alle classi a basso reddito non è più realizzabile perché le banche hanno “chiuso i rubinetti” e quindi è impossibile per i cittadini accedere all’indispensabile mutuo. Tutto ciò perché questa Amministrazione che si vanta di aver fatto bene ed in tempi rapidi, dopo due anni è al punto di partenza.

Essendo impensabile che un Amministratore di lungo corso, per essere stato per decenni Consigliere Comunale e Regionale, bi-capogruppo (contemporaneamente al Comune ed alla Regione), Assessore Comunale e Sindaco, abbia potuto commettere simili errori, l’unica interpretazione che può essere data è che il Sindaco abbia voluto prendere in giro i cittadini di Termoli, gli operatori del settore edile e le cooperative edilizie. Nonostante si vogliono contestare le affermazioni dei Popolari Liberali, si deve ammettere che non hanno sbagliato.

Il Coordinamento cittadino
dei Popolari Liberali
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