CAMPOBASSO – Cosa si nasconde dietro questo repentino cambio di strategia del centrosinistra sui tagli ai costi della politica? Una rinnovata presa di coscienza da parte dei suoi protagonisti? O c’è dell’altro? “In realtà – afferma il Consigliere regionale del Pdl Nicola Cavaliere – una strategia non c’è e non c’è mai stata. E anche l’ultimo annuncio di Totaro (sulla proposta di cancellare il fondo per i portaborse) rappresenta forse l’ennesima fuga in avanti all’interno di una coalizione che su tutti i temi cardine (tra cui appunto la razionalizzazione dei costi) non riesce mai a trovare la quadra e procede inesorabilmente in ordine sparso e confuso.

Anche perché, stando alle solite voci di corridoio, quella del Capogruppo Pd potrebbe a quanto pare essere l’inevitabile e decisa risposta all’ultima iniziativa personale del Governatore Frattura. Che, sempre secondo le stesse voci, avrebbe già rinunciato al fatidico Articolo 7 (il fondo riservato ai portaborse), smarcandosi clamorosamente dalla sua stessa maggioranza e abbandonandola quindi alle polemiche e all’escalation dei giudizi negativi dell’opinione pubblica”. “Gli slogan hanno sempre le gambe corte. Pure dietro questi ultimi accadimenti – prosegue l’esponente del Pdl – si cela probabilmente la guerra ormai infinita e senza esclusione di colpi che da tempo scuote l’intero centrosinistra. Una faida che si ripercuote inevitabilmente sulle istituzioni e influenza le scelte politiche poste in atto da una maggioranza incapace fino adesso di affrontare compatta e determinata tutte le questioni all’ordine del giorno”.

Si può governare una Regione – incalza Cavaliere – a colpi di ripicche o comunque tramite iniziative di carattere individuale? Il taglio delle indennità poteva e doveva essere affrontato sin dall’inizio a testa alta, con maggiore serietà, serenità e trasparenza. Le incomprensioni e le divisioni nate dentro la coalizione hanno soltanto contribuito ad alimentare il caos e ad aggravare i problemi invece di risolverli”. “Non è mai troppo tardi per porre rimedio agli errori. Ma su questo tema bisognava agire subito e in maniera risoluta e chiara.

Il sottoscritto – conclude – aveva proposto in sede di discussione sulla spending review l’abolizione delle indennità di funzione, con la presentazione di un emendamento che salvava soltanto quelle destinate al presidente della Giunta e del Consiglio. L’emendamento è stato però bocciato e tutto quello che è accaduto dopo (con tanto di veleni, polemiche, guerre intestine e proteste dei cittadini) è purtroppo noto a tutti. Ma se si vuole davvero, come loro stessi invocano, lanciare un segnale forte all’opinione pubblica e procedere a un riduzione consistente delle indennità, si fa ancora in tempo ad approvare la mia proposta e passare quindi dalle parole ai fatti”.

Nicola Cavaliere – Consigliere regionale Pdl

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