TERMOLI _ Su proposta e coordinamento delle realtà diocesane della Consulta delle aggregazioni laicali, della Caritas e dell’Ufficio della Pastorale sociale e del lavoro, avrà luogo il prossimo 25 novembre c.m. il convegno “Risorse e prospettive in Molise” facente parte del più ampio progetto “Crescere insieme: progetto per una vita buona”. L’appuntamento si svolgerà presso la sala cinema Sant’Antonio di Termoli.
L’iniziativa, diretta anche ai giovani, tende a fornire le informazioni e le competenze necessarie per avviare un percorso di formazione teso a creare una nuova cultura di responsabilità. Da questi presupposti, l’evento ben si associa al progetto voluto dal vescovo diocesano mons. Gianfranco De Luca “Una terra per giovani, il sogno di una chiesa”. A prendere parte al Convegno, nelle vesti di relatori, saranno Gianfranco De Gregorio, vice-presidente dell’Associazione industriali del Molise, Vittoria Beccia, presidente dell’Associazione piccole imprese Molise e Amodio De Angelis, presidente della Coldiretti. Seguiranno due testimoniante da parte di giovani imprenditori locali. “Con il convegno “Risorse e prospettive in Molise” – afferma Littorio Prezioso, referente della Consulta delle aggregazioni laicali – la diocesi avvia incontri di servizio, approfondimento e ricerca con i rappresentanti delle imprese locali, sui problemi della crisi attuale e i bisogni della gente e, soprattutto, dei giovani.
Al convegno seguiranno, nei prossimi giorni, tavoli di confronto in Episcopio, con i rappresentati del mondo artigianale, turistico e commerciale. Tutto ciò diventa elemento teso alla ricerca di senso di sé e degli altri nella quotidianità. I cristiani, da sempre, sono presenza viva nella storia, consapevoli che la fede in Cristo è un bene anche per la città. Ogni popolo si riappropria del senso di speranza se riesce a mettere insieme i cittadini, non per un tornaconto personale, ma per la ricerca del bene comune. Una comunità cristiana autentica vive, quindi, in costante rapporto con il resto degli uomini di cui condivide bisogni e ne sente i problemi. La realtà della crisi ci rimette in moto tutti, provocandoci a prendere parte a ciò per crescere insieme per una vita buona e un futuro sereno”. La partecipazione è libera e aperta a tutti.
