LARINO _ Forse ci eravamo illusi, qualche anno fa, che una poderosa inchiesta della Procura della Repubblica di Larino avesse potuto spazzare via il marciume che divora la sanità del Molise. Purtroppo, a causa di cavilli che hanno fatto spostare il processo a Bari e per la patologica lentezza della giustizia italiana, ancora oggi non si è potuto accertare se le accuse allora mosse al gotha della politica e della dirigenza ASREM fossero fondate oppure no. Ma il buco nero piuttosto che ridursi si è alimentato di nuova linfa: avidità, corruzione, truffe, raccomandazioni, lotte intestine, mancanza totale di controllo e negligenze di ogni genere in un perverso intreccio tra sanità e politica che fa rivoltare lo stomaco anche a chi lo avesse di ferro! Se quello che descrivono in questi giorni gli organi di informazione sul comportamento vergognoso di numerosi dipendenti dell’ospedale S. Timoteo di Termoli corrispondesse al vero, e non vi è motivo per dubitarne, i cittadini si aspettano che non vi siano, da parte dei rappresentanti della categoria, tentativi di difendere l’indifendibile.

Questi “tradimenti” perpetrati a danno della collettività meritano, senza esitazioni, un licenziamento in tronco! Bisogna estirpare queste metastasi che minano il nostro sistema sanitario perchè le persone bisognose di cure non vivano più sulla propria pelle le incompetenze, le inefficienze, il menefreghismo, i ritardi e le ruberie di parassiti che si nutrono con le tasse pagate dai lavoratori onesti ai quali in cambio vengono ormai negati anche i servizi essenziali. Con questo “letamaio” a fare sfondo, ci si ritrova ad assistere anche alla commedia dell’assurdo il cui protagonista principale non può che esser lui: Michele Iorio con il suo seguito di vassalli, valvassori e valvassini ormai allo sbando totale.

L’azione amministrativa svolta in questi anni sulla Regione Molise da questa gente ha i connotati di un film dell’horror. Ancor di più c’è da mettersi le mani nei capelli per come è stata ridotta la sanità del Basso Molise: l’ospedale S. Timoteo di Termoli, tarato su un bacino di utenza di 51.000 abitanti, è al collasso perché deve far fronte anche agli altri 50.000 che si servivano del “Vietri” di Larino (oggetto di un sistematico ridimensionamento) i quali, secondo i calcoli di “uno scienziato pazzo”, avrebbero dovuto rivolgersi al “Cardarelli” di Campobasso poiché in quest’ultimo sono stati trasferiti i posti letto di cui disponeva il nosocomio frentano.

Oggi, però, è esplosa in tutta la sua deflagrante paradossalità la notizia che l’ospedale regionale rischia il crollo se ci fosse una scossa sismica medio-piccola. Insomma, lo “scienziato pazzo” architetta la chiusura (per ora scongiurata da un’Ordinanza del TAR Molise e confermata dal Consiglio di Stato) di una delle migliori strutture ospedaliere della regione, immagina di dirottarne l’utenza sull’ospedale regionale a rischio di crollo e che a sua volta dovrebbe essere chiuso ma, mentre gli abitanti del Basso Molise dovrebbero potersi recare a Campobasso per quelli del capoluogo sarebbe troppo faticoso andare a Larino e allora va spostato tutto in una struttura privata: la Cattolica. Fin qui il primo atto ed ora viene il più bello!

Il Molise abitato da poco più di 300.000 anime, potrà mai fare a meno di un ospedale regionale? Nooooo! Ed ecco spuntare dal “cilindro” del nuovo Piano Sanitario Regionale la previsione di costruire una mega-struttura a Monteroduni (sui terreni di chi?). Non sfuggirà ai più, che questa attenta osservazione dello “spazio” molisano ha portato ad individuare Isernia come esatta collocazione del buco nero che sta inghiottendo il Molise ed è netta la sensazione che tutti converrebbero sul nome da attribuirgli. Per questa stagione il cartellone prevede, purtroppo, solo questa commedia dell’assurdo ma siamo in moltissimi a sperare che il 17 maggio cali finalmente il sipario.

Associazione “Comitato Civico Frentano”

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1 commento

  1. X comitato civ. frentano
    Cocordo ed appoggio pienamente le vostre lotte e le sacrosante riventicazioni, bisogna però stare in guardia a non aiutare lo scienziato folle e i suoi adepti a fare propaganda mediatica di denigrazione della sanità bassomolisana e degli operatori che in essa operano ONESTAMENTE. Ciò che è accaduto a Termoli è gravissimo ed ogni commento è superfluo. Ritengo sbagliato proteggere chi ha errato, tuttavia ritengo ingiusto che paghino solo loro e non si parli di Dirigenti Fannulloni e corrotti e di quelli che non sono caduti nella rete perchè evidentemente avvisati dallo spirito santo. Il mio sogno è di vedere lavoratori della sanità che non siano divisi in pro-Vietro o pro-Termoli, ma uniti nel voler costruire una sanità più umana . Per questo scopo bisogna che tanti piccoli scienziati folli locali, tolgano le mani dalla pasta cominciando a dare spiegazioni del loro maldestro operato. Come prima cosa proporrei di svuotere gli uffici di gente che non sa cosa fare reintegrandoli nei luoghi di lavoro per i quali sono stati assunti. SE NON ORA QUANDO.