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Il segretario regionale del Pd Danilo Leva fa un’analisi politica del voto di Termoli. “L’Idv perde il 21 per cento dei consensi a Termoli”

Danilo Leva

TERMOLI _ “Il dato certo e unico dal quale cominciare ad analizzare a mente fredda e con rigore politico il voto per le Amministrative di Termoli è di certo legato alla mancata vittoria dello schieramento di centrodestra al primo turno. Una corazzata inarrestabile, con una molteplicità di liste, che si è dovuta arrendere e adesso dovrà fare i conti con il ballottaggio. E’ da questo dato, inconfutabile, che il centrosinistra deve ripartire in vista del prossimo appuntamento elettorale. Quello definitivo“. Il segretario regionale del Partito democratico, Danilo Leva, analizza – con il rigore dei numeri – gli esiti della tornata elettorale per il rinnovo del Consiglio comunale di Termoli. La città litoranea tornerà alle urne fra due settimane per esprimere la propria opinione sui due candidati al ballottaggio e sui due schieramenti che li sosterranno.

Danilo Leva sgombera subito il campo da possibili equivoci: “noi del Partito Democratico siamo pronti all’apparentamento con Filippo Monaco “. Ed è senza possibilità di fraintendimenti anche la replica al coordinatore regionale dell’Italia dei Valori, Giuseppe Caterina, al quale Danilo Leva sottolinea come “in parte del centrosinistra sia immediatamente iniziata la corsa al rimpallo delle colpe e delle responsabilità. Il voto di domenica e lunedì ha evidenziato, invece, come i cittadini siano davvero stanchi di confrontarsi con un centrosinistra così litigioso tutto schiacciato su se stesso, senza prospettive né tantomeno voglia di aprirsi ad un confronto vero e leale. Abbiano il dovere – aggiunge Leva- di aprire una nuova fase basata sul rispetto reciproco tra le diverse forze politiche”. In merito al risultato elettorale della città di Termoli il segretario regionale del Partito democratico evidenzia alcune peculiarità dei dati numerici.

Intanto, , il dato evidente è che il candidato sindaco del centrodestra, Antonio Basso Di Brino, è l’unico aspirante primo cittadino che ha preso meno voti rispetto alle liste, con una percentuale negativa del 15% circa. In questa ottica deve essere parimenti sottolineato, sempre alla luce dei dati, il contributo offerto dal Pd che con la candidatura di Erminia Gatti,ha impedito lo sfondamento della ‘corazzata Di Brino’ al di sopra della soglia del 50%.

Il risultato del Partito democratico non può essere letto in maniera disgiunta da quella che è l’evidenza dei numeri: il Pd ha sostenuto il suo candidato Sindaco – al quale non può che andare l’attestazione più ampia di stima e di fiducia – con una sola lista attestandosi intorno al 6% , risultato questo, in linea con quelli degli altri partiti del centro sinistra, Idv inclusa che, anzi, rispetto alle precedenti elezioni europee, perde addirittura il 21% dei consensi: dato che dovrebbe far riflettere il Coordinatore regionale dell’ IDV sul proprio partito e sul proprio operato.

Nel contesto di un’ elevata frammentazione partitica, dovuta al proliferare delle liste, il 6% raggiunto dal Partito insieme all’ 8,70% ottenuto nel complesso rappresentano per noi un punto di partenza, uno ‘step’ superato insieme, senza timore di confrontarci e di realizzare le nostre idee, senza imposizioni, senza alleanze ‘usa e getta’ e nel massimo rispetto reciproco delle posizioni personali e politiche”.

Segreteria regionale Pd

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8 Commenti

  1. Pare pacifico che il riparto dei seggi sia quello basato sul metodo d’Hont corretto, nel senso che anche se dovesse prevalere Monaco al ballottaggio al centro destra rimarrebbero i 18 seggi, per aver riportato più del 50% dei voti validi e per avere la sinistra -anche unita e digiandomenicata- riportato meno del 40% dei voti.
    Quanto tempo durerebbe una giunta Monaco di minoranza??? Ergo una eventuale vittoria di Monaco significherebbe un immediato ritorno alle urne, con ulteriore periodo di ingovernabilità. A questo punto turarsi il naso e sperare in Di Brino!!

  2. Povero centro sinistra a Termoli!!
    Il centro sinistra ha dimostrato storicamente di non essere in grado di amministrare la città di Termoli (vedi amministrazioni DI SAPIA e GRECO). Ma chi ancora di più ha dimostrato di capirci poco, a mio avviso, è stato il P.D. Già si partiva molto svantaggiati dopo l’esperienza con GRECO, ma allora che senso ha avuto la candidatura della GATTI, una trasformista passata prima tra l’IDV, Costruire Democrazia e poi P.D.? Non era opportuno raccogliere i cocci rotti e mettersi insieme alle altre forze del centro sinistra e candidare subito tutti Monaco? Si sarebbe perso ugualmente, perchè dopo l’esperienza GRECO non si poteva certo pensare di vincere, ma si sarebbe evitata la sonora sconfitta che con un 8% dei voti suona come una disfatta per un partito che raccoglie l’eredità dei D.S. e MARGHERITA!! Si continua a sbagliare e dagli errori purtroppo non si impara ancora nulla!!!

  3. ??
    penso che il commento di marco ullo sia poco non corretto. la gatti è uscita da idv perchè (con astore e romano, non dimenticarlo) non aveva accettato l’entrata in IDV di d’ascanio e corte provinciale,è stato costituito il movimento di costruire democrazia e li è rimasta. forse marco ullo troppo impegnato a scrivere sui blog non ha seguito le affermazioni della gatti che ha sempre professato di essere di costruire democrazia ed essere candidato indipendente del PD. ora mi auguro che lei e romani entrino nel pd, a conferma che credevano nel progetto. non possiamo affermare la stessa cosa di astore, che uscito da IDV, entrato in costruire democrazia ha lanciato erminia gatti come candidato sindaco di termoli a dicembre 2009 e poi è andato a costituire partecipazione democratica appoggiando monaco. chi è il trasformista? per non parlare del voto disgiunto dell’UDC su monaco. chi è il trasformista?

  4. DLGS n° 267/2000b art. 73 comma 10
    DLGS 267/2000 Articolo 73 COMMA 10
    Elezione del consiglio comunale nei comuni con popolazione superiore a 15.000 abitanti

    10. Qualora un candidato alla carica di sindaco sia proclamato eletto al primo turno, alla lista o al gruppo di liste a lui collegate che non abbia gia’ conseguito, ai sensi del comma 8, almeno il 60 per cento dei seggi del consiglio, ma abbia ottenuto almeno il 40 per cento dei voti validi, viene assegnato il 60 per cento dei seggi, sempreche’ nessuna altra lista o altra gruppo di liste collegate abbia superato il 50 per cento dei voti validi. Qualora un candidato alla carica di sindaco sia proclamato eletto al secondo turno, alla lista o al gruppo di liste ad esso collegate che non abbia gia’ conseguito, ai sensi del comma 8, almeno il 60 per cento dei seggi del consiglio, viene assegnato il 60 per cento dei seggi, sempreche’ nessuna altra lista o altro gruppo di liste collegate al primo turno abbia gia’ superato nel turno medesimo il 50 per cento dei voti validi. I restanti seggi vengono assegnati alle altre liste o gruppi di liste collegate ai sensi del comma 8.

  5. non crederere
    anche io sono del pd ed a termoli ho votato pd e credo, invece, che la gatti passerà con noi in via definitiva. per il frastaglaiemnto e le divergenze penso che se alcuni di noi del pd la smettessimo di volere svendere a tutti i costi il nostro partito a di pietro forse saremmo meno divisi e più forti.

  6. comunque è desolante
    la situazione della politica basso- molisana è e resta desolante. A termoli si sono presentate due colaizioni di centro- destra e due di centro- sinistra ed il risultato è stato una gran confusione.
    a campomarino lo scorso anno si presentò una lista di centro destra e due di centro sinistra, risultato una gran confusione e addirittura un ricorso poi respinto al tar.
    non voglio certo dire che il risultato sia falsato, cmq penso che la litigiosità dei contendenti ed il proliferare di liste anche in una stessa area possa essere fonte di confusione per gli elettori, meglio sarebbe se i vertici di questi partiti riuscissero a trovare in futuro una unità d’intenti sia nei programmi quanto nei nomi.
    perchè il voto sia libero e consapevole è necessario che apponendo una croce si sappia effettivamente chi si sostiene e con quale programma.

  7. condivisione
    lo straniero ha ragione. l’unità di intenti è l’obiettivo da raggiungere e l’apparentamento a termoli potrebbe essere l’inizio, a meno che i soliti corvi neri (vedi astore e compagni) non proseguano nella loro idea di distruggere sempre tutto. dobbiamo restare vigili noi popolo di centro sinistra affinchè la loro stoltezza politica legata al potere ed alle poltrone non ci releghi ulteriormente nell’angolo.