TERMOLI _ Il San Timoteo riuscirà a mantenere l’autonomia? Il direttore sanitario dell’ospedale termolese Filippo Vitale è fiducioso nella salvezza del presidio cittadino dalla “mannaia” dell’Atto aziendale varato dall’azienda sanitaria lo scorso mese di dicembre secondo cui il Vietri di Larino avrebbe dovuto essere accorpato al Cardarelli di Campobasso invece che al nosocomio locale determinando così la perdita delle unità operative complesse e, nel contempo dei finanziamenti, mantenendo però il grosso bacino di utenza caratterizzato dalla popolazione del litorale e dell’intero cratere sismico.

Una situazione denunciata sin da subito con forza dai primari e raccolta dal Sindaco Antonio Di Brino che si è mobilitato unitamente a 26 sindaci del Basso Molise con un documento inviato all’Asrem chiedendo la modifica dell’Atto aziendale. Lo stesso Vitale si è mosso in prima persona per illustrare ai dirigenti dell’azienda molisana l’importanza di un cambiamento del documento programmatico assolutamente necessario per poter mantenere efficente il San Timoteo rispetto al “fiume” di utenti che si rivolgono alla struttura quotidianamente.

“L’Asrem del Molise ha compreso la necessità e l’importanza dell’accorpamento del Vietri al nosocomio locale piuttosto che al Cardarelli _ ha dichiarato il responsabile dell’ospedale_ e sembra intenzionata a dare seguito alle nostre richieste. Con un bacino di utenza così numeroso come quello della costa e dell’area del cratere dove sono presenti anche comunità straniere: extracomunitari e cinesi, che si rivolgono a Termoli piuttosto che all’ospedale di Campobasso, il San Timoteo deve godere dei finanziamenti per far fronte all’assistenza dei circa 100 mila utenti anche perchè in questa zona non ci sono altre strutture sanitarie a cui rivolgersi. L’azienda sembra aver compreso questo concetto”.

Sulla base delle prime risposte dei manager di Campobasso con Angelo Percopo in testa, Vitale confida nella modifica ufficiale dell’Atto entro breve tempo. Ma le novità non finiscono quì. Il direttore Vitale ha anche presentato una richiesta di aumento del personale sottolineando la necessità di medici ed infermieri reparto per reparto.

Siamo anche fiduciosi nell’approvazione del “budget” di nuovi operatori avanzata già da alcune settimane _ ha concluso Vitale _. Abbiamo chiesto più medici per le divisioni e qualche altro anestesista. Anche su questo ci sono state rassicurazioni”.

Per quanto riguarda i pediatri, invece, non è semplice riuscire a trovare uno specialista in tale settore che accetti l’incarico ospedaliero. La maggior parte dei pediatri preferisce la professione privata dove ci sono meno responsabilità rispetto all’attività in un nosocomio.

A Termoli i medici della divisione sono rimasti in pochi e devono sobbarcarsi l’enorme impegno della guardia attiva: ovvero la presenza di un pediatra ad ogni parto e per le emergenze del pronto soccorso. Situazione non facile per i pochi sanitari del reparto che hanno necessità di un rinforzo immediato. Su questa necessità la dirigenza ospedaliera si sta dando da fare tra numerosi ostacoli.

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Antonella Salvatore
Giornalista professionista, Direttrice di myTermoli.iT e myNews.iT e collaboratrice AnSa