Simone Coscia
TERMOLI _ Stiamo assistendo in questi giorni ad un profluvio di dichiarazioni ed affermazioni sul nucleare da parte di consiglieri dell’opposizione di centrodestra del comune di Termoli. Si va dall’ “illuminista” dott. A. Montano, che con l’aiuto di pseudo-esperti nazionali dice che un po’ di radiazioni emesse normalmente dalle centrali nucleari non possono nuocere alla nostra salute.  Roba da far venire i brividi !   Senza considerare che tali deliranti personaggi sorvolano sul problema scorie. Non dicono che nessuno Stato al mondo è riuscito a realizzare un deposito sicuro e funzionante e che in Italia le scorie sono rimaste incoscientemente all’interno dei siti delle centrali dismesse, con misure di sicurezza scarsissime ed inquinamenti radioattivi delle falde acquifere (vedi il caso della zona di Trino Vercellese). La campagna pro-nucleare nella nostra zona passa attraverso il silenzio e l’inerzia delle istituzioni, se si escludono un paio di lodevoli eccezioni. Infatti, solo il Consiglio provinciale di Campobasso, insieme a quello comunale di Termoli hanno espresso una posizione chiara, quest’ultimo addirittura in due occasioni.

In vero, la Regione Molise evita di pronunciarsi sull’argomento e chi ha deciso di dire qualcosa è stato minacciato e costretto a lasciare la delega competente, senza che il Governatore si sia sentito in obbligo di dire alcunché. Per non parlare dei nostri parlamentari i quali dormono beati, mentre il primo di essi, nella sua qualità di Presidente del Consiglio è pronto a fare il “regalino” alla regione che lo ha eletto deputato. La zona che risulta più papabile per l’installazione della centrale nucleare, che i mezzi di informazione indicano in Termoli, è in realtà la stessa indicata negli anni ottanta e cioè la frazione di Nuova Cliternia in Campomarino.

È strano che l’amministrazione comunale neo-eletta finora non si sia pronunciata su tale sciagurata eventualità così come il resto dei comuni dell’Unione del Basso Biferno di cui Campomarino fa parte. Infatti, forse anche perché ne erano a conoscenza, i consiglieri di minoranza del comune di Termoli hanno presentato nel consiglio comunale monotematico del 26/03/2009 una mozione che esprimeva la contrarietà all’installazione di una centrale nucleare nel solo comune di Termoli e non la contrarietà all’energia nucleare “tout court”, così come scritto nella mozione approvata dalla sola maggioranza di centrosinistra. Ora spendiamo una parolina per le novelle ed iperattive cassandre di questi giorni.

Il nostro caro amico-compagno Oreste Campopiano, ex battagliero antinuclearista socialista (di vecchia e logorata memoria!), che ora si straccia le vesti per la preoccupazione, che manda messaggi trasversali ai “capi” regionali del suo nuovo partito e delle istituzioni, che invoca vescovi e sollevazioni popolari, per la verità ha abbandonato l’aula consiliare, assieme a tutto il resto della minoranza, in tutte e due le occasioni in cui si discuteva di nucleare. Se ne sarà dimenticato visto che torna addirittura a chiedere un nuovo consiglio monotematico. Credo che sia il caso di darsi una svegliata e di separare il “grano” dal “loglio”, di capire chi vuole salvaguardare il nostro territorio e chi fa solo finta, per meri baratti politici di gattopardiana memoria.

Il nostro gruppo forse “semplice” ma non ingenuo è nato proprio per focalizzare la sua azione soprattutto sulla difesa ambientale del nostro territorio con particolare riguardo a questa scellerata eventualità. Ed è anche per questo che occorre dare attuazione alla mozione approvata dalla maggioranza del 16/05/2008 in cui si rendeva necessario un accurato intervento informativo da parte dell’esecutivo e l’apposizione di cartelli all’ingresso della città, che evidenziassero la reale contrarietà a detta istallazione. Con rammarico però occorre rilevare che, nonostante le nostre numerose sollecitazioni, tale compito non è stato a tutt’oggi adempiuto. Per tutto questo chiediamo ai comuni vicini e soprattutto alle Istituzioni Regionali anche quelle confinanti, di esprimere, in una posizione ufficiale, una forte e chiara contrarietà all’energia nucleare come la conosciamo oggi.

Ai consiglieri di opposizione invece chiediamo di passarsi una mano sulla loro coscienza di genitori e nonni per unirsi a noi nel combattere contro ipotesi di sviluppo che segneranno la fine della nostra comunità così come oggi la conosciamo. Chiediamo loro di farsi sentire presso le istituzioni regionali e nazionali, che sono della loro stessa parte politica, affinché ripensino a questa scelta sciagurata per noi e per le future generazioni. Se non dovessero trovare ascolto crediamo che dovremo opporci tutti insieme coraggiosamente giungendo se necessario fino all’estremo gesto di stracciare le tessere dei partiti pro-nucleare. Ma saranno in grado di dire NO ai loro due presidenti Michele e Silvio? Se da tutto ciò resteranno solo chiacchiere, queste non saranno altro che fumo: RADIOATTIVO. 

Gruppo Partecipazione Democratica
(Sez. di Termoli)
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