TERMOLI _ Minaccia con la pistola un termolese, gestore di un notissimo locale alle Isole Tremiti con l’intenzione di farsi cedere l’attività ma l’esercente non cede e denuncia i suoi «aguzzini». Ieri il Gup del Tribunale di Larino, riunito in seduta collegiale, ha rinviato a giudizio per tentata estorsione aggravata dall’uso delle armi l’autore delle minacce estorsive, noto pregiudicato della città adriatica ed un suo complice anch’egli già noto alle forze dell’ordine per i precedenti penali. I fatti risalgono al 2009.
I due amici e «colleghi di lavoro», armati pistola, si recarono in un ristorante delle Diomedee, situato su San Domino tra i più «gettonati» delle isole, gestito dal termolese che inizialmente era in società con il pregiudicato. Durante le varie quanto improvvise «visite», il malvivente lo ha terrorizzato con l’arma da fuoco puntata al volto. In tutte le incursioni, i due hanno intimato all’esercete di lasciare a loro il locale. Il gestore, particolarmente provato dall’accaduto sia psicologicamente che fisicamente, non ha voluto cedere alle richieste ed ha pensato bene di rivolgersi al proprio legale di fiducia, il penalista Giuseppe Mileti. E così dopo aver preso coraggio decise di denunciare tutto alle forze dell’ordine davanti alle quali vuotò letteralmente il «sacco».
Immediate a quel punto le indagini a conclusione delle quali la Procura della Repubblica di Larino chiese il processo a carico dei due malviventi. Ieri mattina, a conclusione dell’udienza preliminare davanti al collegio giudicante, sono stati rinviati al processo. La prima udienza è fissata per il prossimo 10 gennaio 2012. Nel frattempo il commerciante del posto ha deciso, dopo la brutta esperienza vissuta, di lasciare la gestione del ristorante alle Isole Tremiti tornato al legittimo proprietario perchè la brutta storia gli avrebbe procurato un eccessivo stress psicologico. Le pressioni, infatti, furono tali che il termolese non riuscì più a mandare avanti con criterio il ristorante con tavola calda.
