URURI _ “Spuntano” novità sul caso dell’omicidio di Antonio Cammisa, il pensionato di 80 di Ururi trovato morto nella sua casa di via Media nella notte tra il 16 e 17 aprile scorso. I Ris di Roma hanno concluso gli accertamenti sugli oggetti sequestrati dai Carabinieri nell’appartamento. Si tratta di due coltelli ed un cucchiaio di legno. Per la morte dell’anziano sono rinchiuse in cella le due badanti rumene che vivevano con il vecchietto. I militari del reparto scientifico romano hanno confermato come uno dei due sia l’arma del delitto.

I dettagli della relazione effettuata dagli specialisti è al vaglio della Procura di Larino impegnata in indagini serrate condotte con grande determinazione e dei due avvocati della difesa.

Yonula Tinu, la più giovane delle due arrestate, è stata trasferita al carcere di Teramo. La giovane per diversi mesi era stata confinata a Chieti. La straniera fino a questo momento ha sempre ribadito la sua estraneità ai fatti contestati dalla Procura di Larino. A suo dire nella notte dell’omicidio si trovava nel tinello, stanza separata da un lungo corridoio dalla sala dove si trovava il Cammisa. La stessa ha ripetuto di aver sentito alcuni rumori ma che non si trattava di ladri incappucciati entrati per motivi di rapina come sostenuto dalla connazionale, di 32 anni, rinchiusa tuttora nel carcere di Chieti.

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