Suor Elvira con i giovani del centro recupero
Suor Elvira con i giovani del centro recupero
TERMOLI – “Peppa Pig” a Termoli per raccogliere fondi a sostegno delle suore missionarie che operano in Centro Africa, a Berberati che seguono bambini orfani e giovani tolti alla strada ed alla violenza. E’ questo l’obiettivo della manifestazione solidale curata dalla scuola d’infanzia parificata “Campolieti” di Termoli in collaborazione con la Fondazione Thouret. La manifestazione si svolgerà sabato 9 maggio, davanti la chiesa di Santa Marina degli Angeli. Peppa Pig intratterrà i più piccoli nel pomeriggio con giochi e fotografie. 

Si tratta di un evento di beneficenza inserito fra i progetti a sostegno dei paesi di missione seguiti dalla Fondazione, in particolare in Repubblica Centrafricana, dove sono presenti le Suore della Carità di Santa Giovanna Antida Thouret e dove opera da anni la missionaria termolese Suor Elvira Tutolo.

Le donazioni sono per il progetto “Kisito”, seguito dalla suora locale che ha creato dal nulla, in mezzo al deserto, un centro di recupero per giovani e piccoli abbandonati a loro stessi. Le religiose si occupano dell’istruzione dei bambini, di corsi di alfabetizzazione, di igiene, di cucito a Bocaranga e a Bour. Nel Centro “Kisito” di Berberati, dove famiglie locali accolgono ragazzi di strada, si lavora per l’inserimento in famiglie locali di accoglienza per ridare dignità a ragazzi in stato di orfanità assoluta o parziale o vulnerabilità sociale, con particolare riferimento ai minori sottoposti a procedimenti penali per piccoli atti di criminalità ordinaria o accuse di stregoneria.

L’intervento si inserisce in un più ampio programma di educazione e protezione che vede coinvolte circa 25 coppie centrafricane, che si sono rese disponibili ad ospitare i giovani da recuperare dopo un lungo percorso di formazione sociale e psicologica.

“A seguito delle violenze e degli scontri che ormai si susseguono da mesi, Berberati si è svuotata, siamo rimaste solo noi suore e l’ong Kizito a occuparci di morti e feriti – ha fatto sapere Suor Elvira Tutolo -. Condividere la sofferenza della gente di qui senza poter fare di più e meglio, logora tantissimo, anche se nel fondo del cuore sono serena. Insieme alle mie consorelle (siamo due italiane e tre centroafricane) cerchiamo di fare del nostro meglio. Abbiamo perduto tante persone care, abbiamo ancora negli occhi immagini e situazioni che ci fanno gridare. Ma non disperiamo: makobo na makobo, espressione della lingua locale che vuol dire mano nella mano, cuore nel cuore, tutto passa, solo l’amore resta”.

Articolo precedenteRegione approva internazionalizzazione Pmi molisane con Albania ed Emirati Arabi
Articolo successivoComune di Termoli: polemiche dei dipendenti su nuovo gestionale informatico