CAMPOBASSO _ L’immagine che ha destato più clamore nel recente confronto di Isernia tra l’On. Di Pietro e il Presidente Iorio era il cartello inquadrato alle loro spalle dei Precari della Scuola che in sostanza diceva che mentre la politica parla la scuola chiude e 500 persone non avranno più lavoro in Molise. Il tema è stato oggetto di un deliberato consiliare adottato il 5 agosto scorso non rispettato dalla Giunta e disatteso dall’Assessore Arco di cui non si hanno notizie. E’ semplicemente incredibile che il Governo Regionale non abbia aperto un confronto coi sindacati, i comuni, il coordinamento dei precari e con gli organi periferici del Ministero della Pubblica Istruzione. E’ istituzionalmente grave che una Delibera di impegni adottata unanimemente dal Consiglio Regionale che faceva cenno alla necessità di utilizzare i fondi Fas oltre ad altre economie di bilancio, sia rimasta nel cassetto.

Hanno ragione i Precari a denunciare l’inerzia della Regione e l’assoluta insensibilità verso una questione quale il diritto allo studio che merita di essere affrontato investendo risorse adeguate che possano limitare la perdita di 500 posti di lavoro. Perché uomini e donne con anni se non decenni di precariato, a volte sposati e con figli, che improvvisamente per colpa dei tagli imposti dal Ministro Gelmini si ritrovano fuori dalla scuola, non vengono considerati dalla Giunta Regionale ? Non sono lavoratori come altri ? A 35 o 40 o a 50 anni che fine fanno queste persone?

Come si reinventano, quale altro lavoro potranno fare e dove? Perché la politica li abbandona e non si attiva per aiutarli con provvedimenti efficaci, risorse congrue e interventi sinergici urgenti ? Sollecito l’Assessore Arco al confronto con le Rappresentanze Sindacali in programma oggi e ad impegnarsi di concerto con la Giunta per importi considerevolmente superiori ai 500 mila euro stanziati anche prevedendo l’utilizzo di 3 / 4 milioni di fondi FAS.

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