Le novità saranno messe “nero su bianco” ed inserite nel provvedimento approvato a luglio del 2010 in Consiglio comunale che, a questo punto, dovrà tornare in Giunta e successivamente in Consiglio comunale per l’appovazione definitiva. Con questa possibilità, il Comune potrà realizzare palazzine ad un costo nettamente più basso rispetto agli attuali prezzo di mercato e rendere possibile ai giovani fidanzati desiderosi di sposarsi l’acquisto di una casa senza andare incontro a mutui ventennali con rate pesantissime oggi, tra l’altro, divenuti impossibili per lo “stop” all’erogazione da parte degli istituti bancari.
Dunque con l’edilizia sociale che sarà promossa dall’Amministrazione, anche chi non avrà un lavoro fisso potrà sperare di poter acquistare un “tetto”. Sono circa 20 i progetti già presentati in Municipio che comprendono più zone di Termoli, prevalentemente in periferia, da parte di imprenditori edili per la realizzazione di tali costruzioni ma per ognuno sarà necessaria indire una conferenza di servizi. Intanto si susseguono le richieste all’ufficio urbanistica per l’utilizzo del Piano casa. La maggior parte delle domande presentate riguardano l’applicazione dell’art. 2 ovvero gli ampliamenti di appartamenti, abitazioni e ville già esistenti, la copertura di terrazzi, balconi e l’aumento di cubatura con la realizzazione di nuovi vani alla residenza.
Tra le numerose domande attualmente già in fase di attenta valutazione da parte della struttura urbanistica, anche la richiesta di applicazione dell’art. 3 ovvero l’abbattimento di vecchi edifici e la realizzazione di nuovi ma non mancano nemmeno i cambiamenti di destinazione d’uso presentate da società del posto. Insomma il Piano casa è stato preso alla lettera da parte degli imprenditori edili molti dei quali soddisfatti del documento già varato dal Comune termolese.
Continua sul fronte del Piano casa l’attività del comitato per gli accordi di programma. Tale gruppo di lavoro è presieduto dal Sindaco Di Brino e composto dall’Assessore al ramo, dal dirigente dell’urbanistica e da un tecnico della struttura. La Commissione è impegnata a valutare l’opportunità di predisporre accordi su zone della città dove attivare servizi e nuovi insediamenti civili.
