MOLISE _ Se per le prossime sfide elettorali il Terzo Polo si metterà in fila col cappello in mano per spartirsi il sottogoverno regionale è giusto che i molisani lo sappiano. Inutile cincischiare su presunte differenziazioni politiche contro la Lega Nord e contro il Governo Nordista di Bossi – Tremonti e Berlusconi, se all’atto pratico, in Molise, è sufficiente l’annuncio di un Maxi Emendamento alla Legge Finanziaria per ammansire e reclutare FLI, MPA, ADC e UDC. Sarà il bilancio pubblico a sostenere le ragioni di un’alleanza politica che regge su convenienze e opportunismi di corto respiro.

Come accade da anni, le istituzioni vengono utilizzate per spartire nomine e lottizzare poltrone, con specialisti come il Commissario IACP, già transitato per l’ARSIAM, per il COSIB di Termoli e altri strapuntini. Ma proprio perché in Molise il Terzo Polo è una finzione nelle mani del Presidente della Giunta, è necessario che il Centro-Sinistra depositi la Mozione di Sfiducia e porti in trasparenza l’ambiguità di forze politiche che a livello nazionale si collocano all’opposizione del PDL e sul territorio si lasciano irretire dal retro-cucina del sottobosco istituzionale.

Basta finzioni su un’inesistente area centrista e moderata pronta a lasciare Michele Iorio per allearsi col Centro-Sinistra alle prossime elezioni provinciali e regionali. Stiamo perdendo mesi preziosi per inseguire un Centro che in Molise è culturalmente identificabile con la pratica politica del Presidente della Giunta. Il Centro-Sinistra presenti la Mozione e se il Terzo Polo è in grado di attestare la propria autonomia, sarà costretto a farlo alla luce del sole.

In caso contrario non perdiamo altro tempo, serriamo i ranghi del Centro-Sinistra e predisponiamoci ad affrontare una sfida aspra ma non impossibile. Se saremo in grado di avanzare un progetto credibile, in modo unitario e con un metodo che ci porti a selezionare candidature autorevoli per i vertici della Provincia e della Regione, la partita è aperta perché i cittadini sono stanchi delle promesse stucchevoli del Centro-Destra. Iorio ne è consapevole e pensa di utilizzare il sistema della somma delle liste con centinaia di candidati che hanno avuto o avranno la loro ricompensa.

Eppure il caso di Termoli ci insegna che la somma non sempre fa il totale, e che il potere per il potere può essere bocciato da elettori delusi dallo scippo della sanità, dal caos dei trasporti, dai ritardi della ricostruzione post-terremoto, dall’inquinamento dell’acqua, da Eco-Balle e rifiuti tossici, da assenze di concorsi pubblici a carenze di politiche per il lavoro e per le fasce sociali più povere.

Michele Petraroia

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