CAMPOBASSO _ Alla luce del deludente e purtroppo prevedibile risultato ottenuto in materia di sanità dalla Regione Molise al Tavolo tecnico ministeriale del 28 gennaio che ha decretato per la nostra regione l’ennesima bocciatura , l’Italia dei Valori interviene non per sottolineare il famoso “ve l’avevamo detto noi” ma per rimarcare l’assoluta inadeguatezza e il disinteresse che il Governo Regionale, anche in questo frangente, ha dimostrato di avere. L’Italia dei Valori, ben due mesi fa, nel corso di un’apposita conferenza stampa convocata in data 16 dicembre 2009, aveva lanciato il suo grido di dolore nei confronti della sanità molisana. Ben due mesi fa, in quella stessa conferenza, avevamo avanzato i nostri dubbi sulla struttura commissariale con un commissario e un sub commissario che vanno ad aggiungersi alle figure dell’assessore alla sanità, del direttore amministrativo e del direttore generale. Tutti chiamati, in vano, al capezzale della sanità molisana malata. In realtà questa struttura rappresenta soltanto un dispendio enorme ed inutile di soldi pubblici per mantenere gli equilibri politici all’interno del PdL e regolare i rapporti di forza e di potere del centro destra.
Ben due mesi fa avevamo avanzato la proposta che la commissione straordinaria venisse accantonata in quanto illegittima poiché il commissariamento determina la sostituzione degli organi della regione con un commissario che deve operare, insieme al sub commissario, sulla base delle indicazioni del tavolo tecnico Stato – Regione per azzerare il disavanzo e non per accrescere il deficit con un organismo politico e assembleare che non potrà produrre alcunché. Di questo otteniamo conferme anche da chi fino a ieri faceva parte di quella commissione e oggi la abbandona, con tanto di dimissioni, riconoscendone l’inefficienza e l’inutilità. Ben due mesi fa avevamo preannunciato l’aumento dell’Irpef per i cittadini molisani, oggi torniamo a discuterne. Insomma, il debito resta, i tagli non si fanno. Si riaffacciano periodicamente gli spauracchi della chiusura di Venafro e Larino e neppure una parola viene pronunciata sugli istituti sanitari privati, sui doppioni inutili e costosi della sanità molisana.

Si ponga fine ai doppi primariati, si ponga un limite temporale ai commissari liquidatori delle vecchie ASL, si centralizzino gli acquisti per evidenti economie di scala, si faccia un passo indietro rispetto a figure professionali poco affini al settore. Noi dell’Italia dei Valori crediamo che la sanità debba essere un investimento e non un costo. Investendo su qualità e tecnologie si può dar vita ad un sistema qualificato che deve ridurre le disuguaglianze con le altre regioni. Chiediamo inoltre, a voce alta, che i fondi FAS non vengano impiegati per tappare i buchi di una sanità che non funziona. Adoperarli significherebbe allontanare la ripresa economica del nostro territorio. Occorre serietà da parte del governo regionale nell’affrontare il problema.

La sanità molisana ha bisogno di una cura efficace e non di palliativi inutili come le due riforme sanitarie degli ultimi anni sbandierate da Iorio come ottime soluzioni e che invece hanno portato al commissariamento. Si ascoltino le proteste di chi scende nelle piazze per avere delle risposte, si tenga conto delle necessità e dei diritti dei cittadini che meritano il rispetto delle classi politiche.

IdV Molise

Articolo precedenteSenatore Astore contrario a riforma Protezione civile
Articolo successivoCrisi politica al Comune di Campomarino? A sorpresa l’Assessore Sabatini si dimette