TERMOLI _ I Carabinieri della Compagnia di Termoli, nella decorsa notte, nel corso dei servizi svolti per il controllo del territorio, hanno tratto in arresto nella flagranza del reato di tentato furto aggravato e resistenza a Pubblico Ufficiale in concorso, 5 persone con precedenti penali. Si tratta di P.V., 36enne,C.V., 27enne , B.G., 42enne, D.M., 48enne, C.C., 47enne, tutti di Cerignola.

I militari hanno messo le mani su di una banda specializzata nei furti, proveniente dal centro pugliese che, verso la mezzanotte, era entrata in azione presso un’azienda di rivendita di fertilizzanti sita in quella contrada Pozzo Pisano, al fine di asportate i preziosi prodotti nonché un autocarro. 

Infatti non appena è giunta segnalazione presso la C.O. in ordine alla presenza di persone sospette in quella località, è scattato puntualmente il dispositivo di controllo del territorio con le varie pattuglie pronte a “battere” la zona. Nel contesto venivano subito individuati e bloccati i primi due malviventi che, a bordo di autovettura ed in posizione defilata, fungevano da copertura in favore dei complici, nel contempo entrati in azione presso la citata azienda per portare a compimento il furto , non riuscendo nell’intento per il sopraggiungere in loco di una seconda auto di pattuglia. Con il supporto di ulteriori uomini si provvedeva a cinturare la zona al fine di intercettare i restanti malviventi che nel contempo si erano dati alla fuga nelle campagne circostanti.

Le ricerche, protrattesi nel tempo, si estendevano lungo la fascia perimetrale dell’autostrada A/1 dove, nella fitta vegetazione, venivano individuati i rimanenti complici che pur di sfuggire alla cattura attraversavano l’arteria autostradale portandosi nell’attigua area destinata al parcheggio, ove però terminava la loro fuga poiché i militari operanti, caparbiamente e dopo breve colluttazione, provvedevano ad ammanettarli.

Nel corso delle operazione venivano sequestrate a carico della banda criminale una Renault Clio ed una Lancia Lybra utilizzate per raggiungere il centro bassomolisano, nonché vario materiale atto allo scasso, uno scanner sintonizzato sulle frequenze radio su cui operano le Forze di Polizia, alcuni paia di guanti da lavoro in lattice, diversi passamontagna e telefoni cellulari. Gli arrestati, al termine delle formalità di rito, venivano tradotti presso la Casa Circondariale di Larino , a disposizione di quella Procura della Repubblica. Gli stessi sono stati anche proposti all’Autorità Amministrativa per il Foglio di Via Obbligatorio.

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