SAN GIACOMO DEGLI SCHIAVONI _ Sulla scuola elementare di San Giacomo degli Schiavoni il Partito dei Comunisti italiani solidarizza con le preoccupazioni elevate dai genitori dei bambini per le condizioni dell’edificio ed accusa l’Amministrazione comunale di scarsa attenzione. “Mentre Sindaci di altri paesi come Portocannone e Isernia si preoccupano delle istanze dei genitori chiudendo e sistemando i complessi scolastici _ hanno dichiarato esponenti del partito _, il Sindaco di San Giacomo è preoccupato piuttosto per l’interruzione del servizio scolastico”. Sulla questione i Vigili del Fuoco hanno inviato all’ufficio tecnico del Comune una relazione tecnica stilata a conclusione di un sopralluogo effettuato nella giornata di ieri l’altro. Per i pompieri l’edificio didattico non ha problemi ma hanno invitato l’Amministrazione ad effettuare lavori nelle tramezzature interne risultate, in alcuni punti, scollate mentre risultano a posto i muri portanti della struttura. Il Comune che aveva già iniziato degli interventi per rendere l’edificio antisismico, a giorni ha annunciato la ripresa dei lavori per i quali sono stati stanziati 240 mila euro prelevati da finanziamenti dell’art. 15 ed ulteriori 140 mila euro attinti dai fondi post-sisma della Regione Molise.

“Gli interventi erano stati sospesi in via temporanea per il tempo necessario ad approvare una perizia di viarante che ora è già pronta per essere eseguita _ ha dichiarato il responsabile ufficio tecnico del Municipio di San Giacomo _ per cui riprenderanno entro qualche giorno. Saranno completati gli impianti elettrici, risistemate le tramezzature interne e ristrutturate le toilette. Inoltre si interverrà per rendere la struttura antisismica”.

Per quanto concerne il primo piano della scuola, realizzato in un secondo momento dove sono ubicate due aule, i tecnici del Comune sottolineano che: “nel 2003 sono state effettuate delle prove di carico da parte di una ditta di San Salvo i cui estiti sono stati positivi e solo a conclusione di tali verifiche sono state rilasciate le certificazioni di legge di cui siamo in possesso”.  

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