LARINO _ Il settore della conoscenza è al centro di una massiccia operazione di riduzione delle risorse e di tagli al personale. Il personale, docente e non docente, è alle prese con un incredibile perdita di posti di lavoro, in ruoli ricoperti anche da anni. Il lavoro viene mortificato, vengono ridotti gli spazi di contrattazione ma, soprattutto, si pregiudica il fondamentale diritto, sancito dalla nostra Costituzione, all’istruzione ed alla formazione. La legge 133/2008 ha già disposto un taglio alle risorse della scuola pubblica pari a 8 miliardi di euro. Ciò ha danneggiato il normale svolgimento delle attività didattiche, in quanto le istituzioni scolastiche non hanno fondi per pagare supplenze ed acquistare materiale. Si è deciso, altresì, l’aumento del numero degli alunni per classe: fino a 29 alunni nella scuola primaria, oltre 30 nelle scuole medie e superiori con la conseguenza di aver causato l’impoverimento della qualità dell’offerta formativa. E’ inaccettabile, inoltre, che il Governo non preveda, nella prossima Legge Finanziaria, risorse sufficienti ed adeguate per i rinnovi contrattuali dei comparti della scuola. A tutto questo si aggiunge la volontà, manifestata con il Disegno di Legge Aprea, di voler provvedere alla costituzione di Fondazioni e Consorzi a sostengo di istituzioni scolastiche autonome (art.2): ciò significa andare verso una concezione privatistica ed aziendalista dell’istruzione che non trova riscontro nei principi stabiliti dalla Costituzione italiana.

La Conoscenza non si vende, si apprende”: è lo slogan che gli studenti napoletani hanno portato in piazza per celebrare, lo scorso 17 Novembre, la giornata internazionale per il diritto allo studio. Uno slogan, un grido di rabbia cui dar necessariamente seguito per cercare di creare una mobilitazione nazionale di tutte le forze, sociali e politiche, in difesa della scuola pubblica e del diritto alla conoscenza.

C’è quindi da spendersi in tal senso sostenendo, da subito, le legittime rivendicazioni che hanno spinto il coordinamento precari della FLC CGIL Molise ad indire una manifestazione pubblica, il prossimo 19 Novembre a Termoli, presso il Cinema S. Antonio : evitiamo che una semplice battuta spiritosa “Basta che si taglia, non importa se si raglia” diventi il futuro standard di qualità delle nostre scuole.

                                                                                                                      Claudio Nuonno Segretario Circolo PD – Larino

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