Ecco che dal libro di De Fanis vengono alla luce fatti e antefatti sorprendenti e con tanto di nomi e cognomi, supportati da fonti storiche inoppugnabili e rigorose. A partire dalla nascita delle prime formazioni di squadristi nel 1920 ad opera di giovani studenti, i picchiatori dell’opposizione, le vicende del primo potestà, Angelo Cieri, e i rapporti con la Chiesa, il vescovo Oddo Bernacchia, fino allo sviluppo dell’edilizia fascista con una sorta di modernizzazione del tessuto urbano di Termoli. Un volume davvero ricco di informazioni e di riferimenti, impreziosito da fotografie e documenti dell’epoca, nonché dalla prefazione e presentazione del libro da due illustri storici della realtà molisana: Edilio Petrocelli (scomparso recentemente) e Norberto Lombardi.
L’autore Giovanni De Fanis, in conclusione della sua presentazione, tiene a precisare che questo libro non ha alcun intento revisionista rispetto al fascismo, il cui giudizio negativo, segnato da violenze, soprusi, illegalità è consegnato ormai alla storia (giudizio che tuttavia permane anche in questa opera), ma vuole anzitutto colmare una grave lacuna temporale di un certo periodo storico della nostra Regione, riproposto con dovizia di particolari e oggettività storica. Siamo convinti che si tratta di un opera destinata a suscitare molto interesse e curiosità, poiché molti dei suoi protagonisti sono personaggi ancora vivi nella memoria termolese.