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La Centrale turbogas
La Centrale turbogas
LARINO _ Sono stati rinviati a giudizio per alcuni capi di imputazione e prosciolti per altri gli imputati dell’inchiesta turbogas di Termoli condotta dalla Procura della Repubblica di Larino. Oggi il Gup del Tribunale di Larino a seguito della conclusione della difesa degli avvocati, ha deciso sulla complessa indagine con una serie di proscioglimenti e rinvii al processo. 

Non luogo a procedere per l’accusa di abuso in atti di ufficio per Alberto Montano, ex Sindaco di Termoli e attuale Presidente del Consiglio Comunale, Remo Di Giandomenico ex Sindaco di Termoli, l’Assessore regionale alla Programmazione e Bilancio Gianfranco Vitagliano, l’ingegnere del Nucleo industriale Annamaria Perla, l’Amministratore di Sorgenia Dini. Prosciolto Antonello Barone, ex portavoce di Remo Di Giandomenico dall’accusa di concussione. Non luogo a procedere a carico di Vitagliano anche per un altro capo di imputazione, quello di concussione a seguito della sua richiesta a Sorgenia di utilizzare un’azienda del polo Valle Biferno per le forniture di elettricità. Sempre Vitagliano è stato prosciolto anche dall’abuso d’ufficio in concorso con Dini di Sorgenia.

I rinvii a giudizio, invece, fanno riferimento all’Assessore regionale Vitagliano per l’accusa di concussione per la “raccomandazione” di un ragazzo da far lavorare come operaio nella Turbogas. Rinviato al processo per  corruzione e concussione a causa di richieste di sponsorizzazioni delle squadre di calcio di Termoli, Portocannone ed Ururi per Remo Di Giandomenico, Orlandi di Sorgenia, Antonio Tomei  ex consigliere comunale di Guglionesi, Rispoli ex sindaco di Portocannone, Pino Gallo ex consigliere regionale di Portocannone.
 
Il “verdetto” del Gup è stato accolto con soddisfazione dal difensore di Vigaliano, l’avvocato Antonio De Michele perchè: “per 3 dei 4 capi di imputazioni a suo carico c’è stato il proscioglimento di cui era accusato c’è stato il proscioglimento ed il castello accusatorio della Procura di Larino incomincia a presentare delle incrinature”.
Soddifatto per il pieno proscioglimento che ha riconosciuto la sua onesta condotta in questa vicenda anche Alberto Montano difeso dall’avvocato Enrico Di Siena.

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