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CAMPOBASSO _ Il Consigliere regionale del Pd Michele Petraroia chiede chiarimenti al Senatore Ulisse Di Giacomo a proposito di alcune frasi scritt sulla sua pagine facebook inerenti la vicenda degli immigrati di Brescia in lotta per i loro diritti. 

 “Auspico che l’allegata pagina di Facebook, diffusa su Internet, non corrisponda al vero e sia un banale tentativo di disinformazione mediatica ai danni del Senatore Ulisse Di Giacomo, distinto cardiologo dell’Ospedale di Isernia e attuale Coordinatore Regionale del PDL Molise. Per questa ragione sollecito un urgente chiarimento al Senatore Di Giacomo che dissipi ogni dubbio e non faccia insorgere equivoci su un grave giudizio xenofobo e disumano, degno dei peggiori esponenti dell’ultradestra del Nord Europa _ ha detto Petraroia Vice-Presidente Commissione Lavoro della Regione Molise _. I lavoratori immigrati di Brescia che da settimane sono saliti su una Gru per difendere la propria dignità di uomini vanno rispettati per il loro coraggio e per un gesto estremo che denuncia la violazione della Carta ONU sui diritti fondamentali dell’Uomo.

Nessuna persona può essere ridotta in schiavitù, nè può essere considerata un oggetto, una merce di scambio o uno strumento della produzione. Al di là del colore della pelle, della provenienza, della fede religiosa e della lingua, ogni uomo ha diritto a migrare, è uguale a tutti gli altri uomini, gode di diritti universali di cittadinanza e non può essere calpestato nella propria dignità di persona. Mi auguro che il Senatore Di Giacomo sia stato vittima di un evento disdicevole e che non abbia pensato e scritto per davvero che gli immigrati di Brescia debbano rimanere sulla Gru abbandonati a sè stessi”.

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6 Commenti

  1. Campagna elettorale aperta. Prima di esternare indipendentemente dai contenuti frutto di utopie, belle parole e condivisibilissime considerazioni, non è il caso di guardarsi intorno e rendersi conto che purtroppo sottolineo purtroppo sono in tanti anzi in troppi a pensarla, su questo argomento, come il senatore? Anch’io penso che nessuna persona può essere ridotta in schiavitù, nè può essere considerata un oggetto, una merce di scambio o uno strumento della produzione. Anch’io penso che al di là del colore della pelle, della provenienza, della fede religiosa e della lingua, ogni uomo non può e non deve essere calpestato nella propria dignità di persona.
    Sicuramente il diritto a migrare e i diritti universali di cittadinanza sono problemi che non vanno risolti con buonismo tipico della sinistra e della chiesa ma devono essere oggetto di serena ed attenta valutazione che tenga conto di altri pratici ed importanti fattori dimenticati in campagna elettorale e nei salotti televisivi dove troppo spesso i politici di turno vanno a pontificare. Troppo facile aggirare le leggi, giuste o ingiuste ma sempre leggi, e risolvere i propri problemi salendo sulla Gru di Brescia da dove lanciare bottiglie piene di urina sui poliziotti… colpevoli solo di fare il loro dovere.

  2. x peppone
    sicuramente il gesto verso i poliziotti è deprecabile e grande onore e rispetto va a quei ragazzi”colpevoli”di far rispettare le leggi rischiando la propria persona per poco più di 1000 euro al mese …non trovo giusto pero’che un senatore esterni pensieri nazional-popolari…

  3. x Termoli 71
    Hai ragione. I senatori debbono curare più la forma che la sostanza.Io personalmente sarei stato molto più prudente del senatore nell’esprimere considerazioni condivise purtroppo da tante ma tante persone.Fino a quando considereremo solo un gesto deplorabile scagliare bottiglie piene di urina addosso a gente che lavora per poco più di mille euro al mese rischiando tanto e troveremo sempre giustificazioni per ammorbidire le responsabilità dei più “poveri” o “deboli”? Fino a quando reggerà la solita politica dei comunisti e dei preti? Passo e chiudo.

  4. rispetto delle leggi
    mettiamo in galera chi li sfruttava ma allo stesso tempo se questi signori sulla gru risultano irregolari dobbiamo rimandarli a casa , altrimenti si crea un precedente pericoloso dove tutti gli irregolari sentiranno il diritto di fare clamorose sceneggiate per ricattare lo stato.

  5. d’accordissimo sia con peppone che con italiano…poveri e deboli devono cmque rispettare il suolo e le autorità del Paese a cui chiedono ospitalità,e se sono irregolari allora vanno curati,sfamati e cortesemente rispediti a casa come le nostre leggi vogliono.