Via Udine a Termoli
TERMOLI – Imprenditori edili costruiscono un quartiere ma poi pensano bene di chiudere le ditte e di non cedere le aree collegate alle strade di lottizzazione al comune così che i residenti sono chiamati a pagare di tasca propria la costosa bitumazione delle vie del quartiere, la realizzazione di fognature e gli allacci, l’illuminazione e tutte le opere di urbanizzazione primaria. “Paghiamo le tasse al Comune ma dobbiamo anche far fronte a tutto. Su di noi sono ricadute colpe di altri e noi stiamo scontando da 40 anni” hanno dichiarato gli abitanti della zona costituitisi nel comitato via Udine e dintorni. Ma c’è di più.

Secondo alcuni legali che risiedono in zona, le particelle di via Udine risulterebbero ancora intestate a ditte non più esistenti perchè fallite o chiuse repentinamente. Una situazione a dir poco allucinante che, a distanza di 40 anni, non si riesce a risolvere. L’abitato torna a protestare e, ieri, in zona si è recato Antonio Giuditta, consigliere comunale uscente per un sopralluogo del quartiere. “Si tratta di un luogo lottizzato, passato per privato, ma devo dire che non ho visto né cancelli né recinzioni: è a tutti gli effetti una strada pubblica e, quindi, è compito del Comune farsi carico di gioie e dolori”.

Di fatto, però, il sindaco uscente sfiduciato Antonio Di Brino, dopo vari incontri in Municipio, non è riuscito a sbrogliare la “matassa” ed intanto la situazione di degrado nella zona peggiora.

Gli abitanti denunciano: “non possiamo realizzare noi strade ed opere primarie visto che, con questa crisi, è difficile riuscire a far fronte a tutte le spese quotidiane. Non è pensabile per noi dover pagare le tasse al comune e poi, con i nostri soldi, pensare all’illuminazione, all’asfalto, alle fognature e tutte le opere che dovrebbe realizzare un’amministrazione. I costruttori, intanto, non possono essere chiamati in causa, le ditte non esistono più ed a noi nessuno ci ascolta”.

Sul problema non è mancato il “botta e risposta” tra i candidati sindaci di Termoli che ha infiammato la polemica dei residenti e Comitato di quartiere. Antonio Di Brino, ex sindaco, lancia accuse vie facebook a Remo Di Giandomenico il quale, con una lettera inviata al Comitato, ha effettivamente espresso una propria opinione in merito alla strada se da considerarsi pubblica o meno.
Sulla vicenda c’è la presa di posizione di Sel, del Pd, del Movimento 5 Stelle, di gran parte degli schieramenti in corsa per le comunali.
Il Comitato ha voluto sollevare l’attenzione sul problema in un momento rilevante per la vita politica della città ma, nel contempo, non chiede promesse ma fatti concreti.

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Antonella Salvatore
Giornalista professionista, Direttrice di myTermoli.iT e myNews.iT e collaboratrice AnSa

2 Commenti

  1. domanda
    Antonio Giuditta concorre ancora alla PA se si i cittadini di Via Udine si facciano una fotografia del soggetto,perche’ tanto che sia eletto sia che non lo sia …da quelle parti non lo vedranno più !
    La strada resterà cosi, per altri 40 anni e tutti vissero fregati e contenti (?) contenti non direi !
    L’importante che il personaggio ha fatto la sua apparizione “elettorale” …come tanti altri faranno o hanno già fatto !
    Buonanotte popolo:

  2. promesse
    Nell’articolo relativo ai problemi di via Udine c’è scritto che ” sulla vicenda c’è la presa di posizione di Sel, del Pd, del Movimento 5 Stelle, di gran parte degli schieramenti in corsa per le comunali “.
    Sapete dirmi il programma dei prossimi appuntamenti elettorali in loco per incontrare altri candidati pronti a fare promesse ed intercettare il maggior numero di voti possibili degli elettori di quella zona?