Paolo Frattura
TERMOLI _ Goffe ed evasive le argomentazioni con le quali oggi l’assessore Vitagliano prova a rispondere alle sei domande che ho posto ieri relativamente alla questione Zuccherificio del Molise. Nemmeno oggi, quindi, possiamo festeggiare con lui i risultati strabilianti raggiunti in questi giorni e siamo costretti a tenere ancora in frigo la bottiglia di champagne… Riprendiamo il filo, allora, delle sei domande che non hanno ricevuto risposta. 1) Non abbiamo chiesto se Scasserra abbia o no proposto qualcuno come amministratore delegato dello Zucherificio (ci mancherebbe altro, è l?assessore pure lui!) né se la Giunta ne abbia discusso o meno. Vogliamo sapere se è vero che il nome di Alfieri sia stato indicato da non meglio precisati “consulenti romani”.

Ove così non fosse, in quali circostanze l’assessore Vitagliano ha conosciuto il manager Alfieri? Con riguardo alla presunta comparazione effettuata in sede di selezione, è possibile avere traccia del processo seguito? 2) Apprendiamo che l?incarico allo studio Bruno-Chimenti è avvenuto su base fiduciaria. Quindi è vero che Alfieri ha proceduto a selezionare lo studio romano senza alcuna procedura comparativa! Perché questa scelta? Non esistono altri esperti in materia fallimentare che non siano, contemporaneamente, parlamentari del PDL? Quanto alla cifra impegnata, vuole l?assessore Vitagliano chiarire se lo studio Bruno-Chimenti abbia presentato un preventivo? Se si, è stato valutato? Se sì, dato il “rapporto fiduciario” non si poteva chiedere uno sconto? Con un capitale di 800mila euro normalmente le attività si avviano, non si chiudono!

3) Apprendiamo con soddisfazione che la notizia data dalla stampa sugli emolumenti percepiti dal manager Alfieri sarebbe falsa. Non vogliamo dare l?idea di nutrire sfiducia nei confronti del Governo Regionale e, tuttavia, dato che spesso abbiamo dovuto fare ricorso proprio alla stampa per conoscere notizie che altrimenti sarebbero rimaste chiuse nei faldoni degli assessorati (vedi il caso degli 800mila di cui sopra), potremmo avere traccia dei documenti che attestano l?entità degli emolumenti di Alfieri?

4) Chiediamo all’assessore Vitagliano di spiegarci come fa una società operativa dal 1 luglio 2012 (il nuovo Zuccherificio) a pagare una fattura relativa a costi del primo semestre 2012 (di competenza del vecchio Zuccherificio)? Delle due l?una: o il nuovo Zuccherificio ha sostenuto costi impropri, oppure, impegnato nei festeggiamenti, l?assessore ha dimenticato di specificare che il bilancio 2012 del nuovo Zuccherificio (riferito a un periodo di un semestre, quello della campagna) non è comparabile con quello 2011 del vecchio Zuccherificio (riferito a tutto l?anno e inclusivo di periodi nei quali non si vende zucchero e si sopportano solo costi).

5) Siamo proprio sprovveduti, è vero: allora, assessore Vitagliano, potrebbe spiegarci come mai è stata costituita una NewCo priva di debiti se “i risultati economici non hanno nulla a che spartire con i crediti precedenti”?

6) Siamo anche banali, giusto: assessore Vitagliano allora ci spieghi lei la contraddizione esistente tra le seguenti due affermazioni: a) I risultati economici non possono e non hanno a che vedere con i crediti precedenti; b) Il valore commerciale dello zuccherificio dipende dal fatto che l’azienda abbia risanato i conti nei debiti. Non riusciamo ad arrivarci da soli, davvero… Viste le evidenti difficoltà dell?assessore Vitagliano che non riesce proprio a comunicare in maniera chiara e documentata con interlocutori sprovveduti e banali – quali noi siamo a suo dire – ci permettiamo un ultimo e utile suggerimento. La prossima volta risponda direttamente con un meno contorto “non rompete”, immediatamente comprensibile!

Paolo di Laura Frattura

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