Illustrissimo Signor Presidente del Consiglio, on. Silvio Berlusconi,

pur nella consapevolezza del difficile momento che il nostro Paese si trova a dover fronteggiare, il Comitato per la difesa dell’Ospedale “G. Vietri” di Larino, una piccola goccia che da oltre un anno cerca di agitare le acque paludose in cui sta sprofondando il Molise, ha deciso, infine, di rivolgerLe un appello affinché a partire da oggi, dalla nostra piccola regione si cominci a far pagare il conto a chi ha mangiato e mangia a sbafo e non ai cittadini che si ritrovano solo e sempre a “lavare i piatti sporchi”. Al nostro ospedale, sorto oltre cento anni fa per generosa donazione di un nostro illustre concittadino, in anni più recenti è stata dedicata una struttura imponente con notevole sperpero di denaro pubblico come è costume nella nostra Italia.

Era stato da poco ultimato il nuovo edificio ospedaliero quando si decise di ospitare nella nostra regione l’Università Cattolica del Sacro Cuore e piuttosto che destinarle la neonata struttura larinese, come da molti suggerito, ne fu costruita una ex novo ad oltre 800 metri di altitudine ed a poche centinaia di metri dall’ospedale pubblico del Capoluogo regionale. Sta di fatto che con il tempo l’Ospedale “G. Vietri” di Larino, punto di riferimento per una popolazione di oltre 30.000 abitanti (il doppio nel periodo estivo), è divenuto sede di eccellenze in settori come oculistica, terapia iperbarica, materno-infantile, biologia molecolare, chirurgia.

Ma ha, purtroppo, un grave difetto: sorge in una piccola città con poco più di 5.000 cittadini elettori e si sa, nel Meridione gli ospedali non devono servire per curare la gente ma fungere da serbatoi di voti per certa politica che è adusa a comprare il consenso piuttosto che a guadagnarlo amministrando diligentemente ed onestamente. Ed è così che invece di valorizzare e potenziare ciò che nella nostra sanità funzionava, i nostri amministratori hanno preferito la strada del nepotismo e del clientelismo più beceri. Di oculistica sono stati aperti reparti doppione in altri ospedali della regione concedendo, per di più, anche una convenzione ad una clinica privata; la camera iperbarica viene fatta funzionare a regime ridotto (del resto non si è mai provveduto neppure alla tariffazione per fatturarne le prestazioni a pazienti provenienti da altre regioni); i nostri reparti di ostetricia, ginecologia e pediatria sono stati accorpati agli omologhi del nosocomio della vicina città di Termoli teatro, pochi mesi prima, di un’inchiesta giudiziaria la cui denominazione, “Black Hole”, già lascia intendere quale fosse l’entità del “verminaio” scoperchiato dalla Procura della Repubblica di Larino.

Risultato: la gran parte dell’utenza dell’ospedale “Vietri” si è rivolta a strutture extraregionali con un aggravio di costi per il nostro sistema sanitario regionale. Anche per il Laboratorio Analisi, uno dei pochi in Italia con certificazione di qualità, indicato dal Ministero della salute quale centro regionale di riferimento durante l’epidemia dell’influenza “A H1N1”, si prospetta lo smantellamento, ci dicono, proprio in base a direttive ministeriali. Alquanto contraddittorio, non trova signor Presidente? Una sala di rianimazione costata la bellezza di mezzo milione di euro, inaugurata in pompa magna da alcuni suoi colleghi di partito durante una campagna elettorale e richiusa a chiusura delle urne, giace inutilizzata impedendo ai reparti di Pronto Soccorso, Chirurgia ed Oculistica di funzionare al meglio ed al massimo delle proprie potenzialità. Nel contempo in altri ospedali ubicati in centri a più alta densità elettorale si è assistito ad un proliferare di primariati, anche doppi all’interno della stessa struttura. E’ stata istituita, presso l’Ateneo molisano, una facoltà di medicina che non essendo finanziata dal MIUR assorbe buona parte del fondo sanitario della nostra regione.

E, dulcis in fundo, mentre alle donne e mamme del nostro territorio sono stati sottratti i servizi essenziali, a causa della soppressione dei reparti del comparto materno-infantile, per il fratello del governatore Iorio, presso l’ospedale “Veneziale” di Isernia, è stata istituita una stroke-unit, costosa quanto superflua dal momento che a pochi chilometri di distanza opera, convenzionato con il servizio sanitario regionale, l’IRCCS Neuromed che in confronto, nel campo delle patologie neurologiche, è un colosso. Il piano di rientro, che il Governatore/Commissario Iorio coadiuvato dalla sub-commissario dott.ssa Isabella Mastrobuono, ha elaborato per risanare il deficit, non contempla affatto il taglio degli sprechi più sostanziosi e pertanto risulta iniquo ed insufficiente. E proprio mentre Le scriviamo, apprendiamo dell’ennesima bocciatura comminata dal Suo Governo. A questo punto, ben consci delle “fustigazioni” che noi molisani dovremo subire, non possiamo non sottoporLe le nostre amare considerazioni. Che il quadro della situazione fosse questo, Lei, Presidente Berlusconi, avrebbe dovuto saperlo sia perchè deputato del Molise sia perché, a differenza delle altre regioni indebitate, la nostra è amministrata da anni da rappresentanti del partito che Lei presiede e che fino a ieri ha personalmente supportato come in occasione delle recenti Elezioni Amministrative per il Comune di Termoli.

Ci ha chiesto di dare ancora fiducia alle stesse persone responsabili dello sfascio dei conti del nostro sistema sanitario regionale, alle stesse persone che hanno sperperato risorse, destinate alla ricostruzione dei 14 centri colpiti dal sisma del 2002, spalmandole su oltre 80 comuni, alle stesse persone che stanno cercando di far lievitare per Statuto i componenti di un Consiglio Regionale già sproporzionato rispetto al numero di abitanti che deve amministrare, ed oggi vuole che il conto lo paghino i cittadini e le imprese di questa regione? Ci consenta, per usare un’espressione a Lei cara, di respingere con forza questa sua richiesta e accetti un consiglio: cominci a selezionare con maggior cura le persone da candidare poiché il senso di nausea è ormai elevatissimo. Prova ne sia il falò che faremo delle nostre Tessere Elettorali nei prossimi giorni sulla pubblica piazza. 

Il Comitato per la difesa dell’Ospedale “Vietri” di Larino

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