TERMOLI – Frequentavano la spiaggia durante gli orari di ufficio, si dedicavano allo shopping, alle commissioni personali senza dimenticare la spesa piuttosto che seguire gli utenti. Ora a carico di 30 dei 52 dipendenti dell’Asrem di Termoli coinvolti nell’inchiesta sull’assenteismo dei Nas, sono “piovuti” gli avvisi di conclusione indagine. Le notifiche sono state completate ieri da parte della Procura di Larino che tra 20 giorni procederà con le richieste di rinvio a giudizio e la fissazione dell’udienza preliminare. Sono, dunque, arrivati al “pettine” i “nodi” per gli operatori dell’azienda sanitaria costiera interessati da un provvedimento disciplinare della commissione di Campobasso.

Costoro avranno qualche settimana di tempo per depositare eventuali memorie per tentare di “sfrancarsi” la richiesta di processo ma gli inquirenti, anche davanti ad ulteriori spiegazioni, potrebbero in ogni caso decidere di procedere nei loro confronti. Alcuni avvocati difensori degli indagati tra cui i penalisti Domenico Bruno Roberto D’Aloisio sottolineano spezzano una lancia a sostegno dei propri assistiti sottolineando come: “la maggior parte delle persone finite nell’inchiesta avrebbero svolto il loro lavoro e non si sarebbero lasciati andare a fare shopping o addirittura frequentare la spiaggia”. 

Si è giunto, comunque, ad un momento cruciale per quei medici, impiegati ed infiermieri “pizzicati” lontano dalla scrivania o dall’ambulatorio durante l’orario di lavoro anche se ufficialmente figuravano nell’Asrem. Alcuni colleghi, infatti, sono stati trovati con le copie dei tesserini marcatempo che venivano timbrati al loro posto in modo da far figurare la loro presenza in azienda o in ospedale.

La realtà, però, era ben diversa. Grazie al ben studiato stratagemma, i dipendenti si dedicavano anche ai loro hobby senza disdegnare di portare a spasso il cane in piena mattinata o fare quattro chiacchiare al bar con amici e conoscenti. Insomma un lavoro vissuto “allegramente” in cui gli impegni con i pazienti o utenti sembravano all’ultimo posto nella lista della giornata. Ora i trenta operatori inchiodati da telecamere nascoste, sono stati avvisati che l’inchiesta della Procura frentana è conclusa e ci si avvia verso una fase altrettanto delicata ed importante quale quella dell’udienza preliminare.

Una seconda “tranche” di avvisi conclusione indagine è prevista tra breve a carico degli altri dipendenti coinvolti nell’inchiesta sull’assenteismo condotta dai carabinieri del nucleo antisofisticazione di Campobasso coordinati dal comandante Antonio Forciniti.

Sono in tutto 52 le persone finite nel mirino dei militari. Non è escluso che qualcuno dei restanti 22 dipendenti la cui posizione era considerata già dall’inizio marginale, possa restare fuori. Più di qualche impiegato spera, difatti, in un proscioglimento d’ufficio. La Procura frentana è al lavoro anche su un altro filone di indagine sempre legato all’assenteismo nell’azienda sanitaria di Termoli e del Basso Molise condotto dalla Guardia di Finanza della città.

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Antonella Salvatore
Giornalista professionista, Direttrice di myTermoli.iT e myNews.iT e collaboratrice AnSa