“Di Giacomo ha poi affermato che questa regione ha bisogno di priorità come ad esempio la ridefinizione delle strutture private Neuromed e Cattolica facendo anche in modo che non diventino i doppioni dei servizi offerti dalla sanità pubblica, o come la riconversione – e non la chiusura – di alcune strutture pubbliche. Noi dell’Italia dei Valori siamo assolutamente d’accordo su queste prospettive, lo siamo sempre stati, lo abbiamo sempre affermato e per questo va il nostro plauso al senatore Di Giacomo che si è finalmente accorto, dopo otto anni, di quali siano le priorità di cui la sanità regionale necessiti! E’ giusto tagliare i doppioni, è corretto riconvertire le strutture, è necessario potenziare le attività sul territorio specie quelle specialistiche ed ambulatoriali, è essenziale indirizzare l’azione delle strutture private affinchè non diventino delle fotocopie di quelle pubbliche ma centri specializzati in tecniche di medicina avanzata in settori specifici. E’ giusto quindi ciò che afferma il senatore del Pdl, ma una domanda: perché allora in questi otto anni di governo di centrodestra è stato fatto tutto il contrario?
Perché si è fatto in modo di dilatare a dismisura la spesa sanitaria?” “Di Giacomo ha anche affermato che l’attuale dotazione del Fondo Sanitario è, a detta della conferenza delle Regioni, sottostimato di circa 7 miliardi di euro. Di qui una seconda considerazione: probabilmente è vero che la dotazione del Fondo Sanitario sia sottostimata ma al tempo stesso è altrettanto vero che in questa regione sono stati spesi dei soldi per ampliare le attività sanitarie in maniera del tutto irrazionale. Evidentemente un limite si spesa c’era e c’è ma si è ben pensato di superarlo abbondantemente, questa politica di centrodestra ha fatto si che si andasse contro quegli stessi criteri che il senatore Di Giacomo ha affermato nella sua nota”.
“Un’ultima considerazione vorrei farla sulla questione del commissariamento – conclude Caterina -. Mi viene da chiedere: ma chi è che ha determinato queste anomalie nella sanità? Chi è stato a definire il ruolo delle strutture private? Chi ha portato questa regione al fallimento? Il soggetto in questione è sempre lo stesso ovvero il Presidente della Regione. Un Presidente che ora è stato nominato commissario, un presidente che come dice Di Giacomo ha davanti a sé 18 mesi per cercare di far quadrare i conti. E in questi otto anni dov’è stato il Presidente Iorio? Come farà ad articolare un progetto strutturale per il sistema sanitario molisano dopo averlo letteralmente umiliato e devastato?
Noi ci auguriamo che il commissario abbia il coraggio di rivedere le sue posizioni sulla materia e di fare esattamente ciò che gli consiglia il senatore Di Giacomo, ossia qualcosa di assolutamente contrario alla politica adottata dagli assessori alla sanità e dallo stesso Presidente in questi anni di incontrastato dominio del centrodestra”.