TERMOLI _ L’Assessore alla Cultura, Spettacolo, Politiche Sociali e Famiglia Michele Cocomazzi, risponde alle accuse volte all’Amministrazione di Termoli dal coordinamento provinciale dell’Italia dei valori nella persona dell’ex consigliere comunale Pino Gallo. “Il coordinamento provinciale dell’IDV non denuncia un “caso, ma suo malgrado solleva soltanto un inutile polverone foriero, esclusivamente di una sterile e banale speculazione politica dal contenuto assolutamente infondato, anzi, pregiudizievole per le posizioni di chi, con questo gesto, ha forse dimenticato prematuramente le scelte che sono state proprie, neanche a farlo a posta, della stessa IDV quando era al governo della città.

Ma andiamo per ordine Innanzitutto va precisato come, sia l’Assessorato da me coordinato che la Giunta comunale sin dalle scorse settimane, nell’iter preparatorio della stesura del bando, avevano stabilito con estrema chiarezza i parametri di idoneità per la partecipazione alla selezione, tra questi l’aver espletato esperienza lavorativa “presso un ente pubblico” e che tale rapporto fosse perdurato almeno 8 mesi. Tali requisiti, così come esplicati, erano stati puntualmente trasferiti presso l’Ufficio del Personale che a sua volta avrebbe dovuto inviare gli stessi presso il Centro per l’Impiego di Termoli. Sennonché ci si è accorti che per mero errore materiale di trascrizione, sicuramente dovuto anche all’eccesso di buona fede nel voler paradossalmente seguire con più precisione possibile le indicazioni di indirizzo, la dicitura esatta “Presso gli enti pubblici” sia stata omessa.

Diversamente da quanto riportato da alcune testate giornalistiche, con estrema prontezza la struttura del personale del comune di Termoli, si è adoperata a comunicare la debita correzione del parametro, non dopo le ore 12:30 del 26 Agosto, orario di scadenza della convocazione, così come millantatamente asserito, ma intorno alle 10:30, se non prima essersi assicurati con il conforto della dirigenza dell’ufficio del Centro per l’Impiego che tale correzione fosse ancora legittimamente possibile. Tutto ciò a chiarimento e beneficio della trasparenza, riguardanti gli aspetti tecnici della questione. In merito agli aspetti politici, non si comprende la doglianza di un partito che per il tramite dei suoi precedenti rappresentanti istituzionali all’esito della pubblicazione del precedente bando, ha utilizzato il medesimo parametro “presso gli enti pubblici”.

Qui non si tratta di un ritorno all’uso di pratiche “stucchevoli” né si tratta di voler beneficiare alcuno, anzi questa Amministrazione soprattutto nel rispetto dell’attività lavorativa svolta da chi precedentemente aveva già maturato una certa esperienza nel campo, ha inteso proporre differentemente da qualsiasi precedente Amministrazione, l’ulteriore parametro del periodo lavorativo, equivalente agli 8 mesi e ciò si ribadisce non certo per agevolare qualcuno ma nel rispetto dei principi di continuità lavorativa ed esperienza maturata. A tal motivo non può non denunciarsi come la minoranza continui a cavalcare strumentalmente questioni di scarso profilo e contenuto politico non avendo sostanziali e più considerevoli argomentazioni da opporre a chi, in questo delicato momento, sta cercando di operare ad esclusivo beneficio della comunità”.

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