Come si sa il Consorzio dovrà, purtroppo, eleggere nuovamente Presidente e Comitato Direttivo a seguito delle gratuite iniziative giudiziarie a suo tempo promosse dall’amministrazione Comunale di Termoli. Nel suo ragionamento il sen. Astore prende spunto dalla crisi economica in atto, per evidenziare il supposto immobilismo del Cosib rispetto al ruolo che esso dovrebbe avere per contrastare gli effetti della crisi mondiale sul tessuto economico locale.
Il Senatore individua la capacità del Consorzio di assumere il ruolo di ‘rivitalizzatore’ del sistema produttivo locale, semplicemente garantendo la presenza del rappresentante del comune di Termoli nel Comitato Direttivo e affidando la presidenza del Consorzio stesso ad un Sindaco dei Comuni partecipanti. Tutta l’accorata preoccupazione per la situazione economica locale ( … e magari per i fondi destinati al PIR) finisce qui.
Mi fa piacere a questo punto poter smentire, anche in qualità di Presidente delle diverse amministrazioni che si sono succedute, la visione cupa e tormentata che si vuol far percepire circa l’attuale (e forse anche passato Sen. Astore?) asserito immobilismo del Consorzio. Voglio ricordare quello che è stato fatto negli anni recenti, in condizioni certamente non meno turbolente di quelle attuali, per dire che l’attività del Consorzio non si è mai fatta paralizzare né da ipotetiche ‘lotte intestine’ né tantomeno da problemi strumentalmente indotti dall’esterno. Tutte le attività di miglioramento dell’efficienza, di trasparenza e di ammodernamento del Consorzio attuate finora, sono il frutto di una chiara strategia perseguita in modo lineare con coerenza e determinazione. Dal 2005 al 2007 è stato perseguito il risanamento del Cosib, passando da un passivo di € 3.724.598 del 2004 ad un attivo di € 4.426 del 2007.
Il raggiunto equilibrio economico/finanziario è stato confermato dal bilancio 2008 e abbiamo buone ragioni per anticipare che anche il corrente esercizio si chiuderà in positivo. Tali risultati sono stati raggiunti non ‘mendicando’ finanziamenti straordinari alle casse pubbliche, bensì aumentando i ricavi e diminuendo i costi di gestione. Gli unici soldi pubblici incamerati sono relativi a investimenti infrastrutturali. Tra le tante cose fatte vorrei ricordare, in ordine sparso ed a titolo di esempio, che sono state ammodernate tutte le reti di distribuzione dell’acqua, dei canali e del gas; è stato ristrutturato, potenziato ed automatizzato l’impianto di depurazione consortile; è stato riavviato e ammodernato il laboratorio di analisi ambientali ed ottenuto il suo accreditamento europeo con la certificazione Sinal; è stata ripristinata la rete di monitoraggio della qualità dell’aria ed avviata una ricerca internazionale guidata da ENEA sulla meteodiffusività; è stata ripensata la struttura organizzativa interna introducendo una nuova filosofia gestionale centrata sull’efficienza e sulla responsabilizzazione dei dipendenti.
L’attività del Consorzio non si è limitata però al solo ruolo istituzionale ma ha anche attivato iniziative volte a favorire il sostegno delle imprese attraverso l’organizzazione e la partecipazione a fiere di respiro internazionale; l’attivazione di accordi di programma nel settore della metalmeccanica e dell’agroalimentare; la promozione di azioni di sistema nel settore dell’Automotive, finalizzate anche all’acquisizione di risorse sui bandi comunitari; l’attivazione di specifiche convenzioni a vantaggio delle PMI nel settore dei consumi idrici, dell’energia e di altri servizi, volte a ridurre i costi di gestione; l’adesione all’Eurodistretto del Basso Adriatico quale opportunità per l’internazionalizzazione delle imprese locali.
Inoltre, in questi giorni, si sta procedendo all’installazione dell’impianto di video sorveglianza dell’area consortile; all’ammodernamento della rete di illuminazione consortile utilizzando avanzate tecnologie di risparmio energetico; all’attivazione del Sistema Integrato Territoriale (SIT); alla consegna dei lavori per la manutenzione straordinaria del cavalcavia principale di accesso all’area consortile; alla predisposizione dei progetti finalizzati alla creazione di un polo di eccellenza per l’innovazione, la ricerca, l’internazionalizzazione delle aziende.
Come può constatare anche il Senatore, il Consorzio non è stato e non è poi così paralizzato e impotente come potrebbe sembrare a qualcuno. A questo punto mi permetto di suggerire al Sen. Astore che, più opportunamente, il suo appello dovrebbe rivolgerlo in primo luogo all’amministrazione comunale di Termoli che fin dal suo insediamento ha messo in atto una sistematica aggressione verso il Cosib per motivi puramente ideologici, assumendo al contempo, paradossalmente, un atteggiamento conflittuale anche verso le singole aziende insediate nell’area consortile.
Esempi in tal senso sono la vessatoria applicazione della TARSU senza un corrispondente adeguato servizio, le ricorrenti ed incomprensibili lungaggini burocratiche che subiscono le imprese insediate nell’area consortile per l’ottenimento delle autorizzazioni urbanistiche finalizzate ad ampliamenti e/o nuovi insediamenti produttivi, come pure nella mancata adozione della proposta di toponomastica avanzata dal Consorzio dall’inizio del 2008. Quanto alla rielezione dei nuovi organi direttivi, posso assicurare all’opinione pubblica che si giungerà molto presto alla convocazione dell’assemblea consortile che potrà nuovamente e, piaccia o non piaccia, democraticamente esprimersi in merito”.