CAMPOBASSO _ Le primarie di coalizione, nel momento in cui i partiti non riescono ad essere la camera di rappresentanza e di compensazione della società, dei suoi bisogni e delle sue aspettative, sono l’unico mezzo per far partecipare i cittadini nella condivisione della scelta delle figure di vertice di una competizione elettorale. Accanto alle pur legittime aspirazioni individuali, le pre-elezioni sono anche il momento per far condividere alla base un progetto politico-amministrativo, che, nel nostro caso, non potrebbe essere diverso da quello di matrice centro-sinistra che unisce partiti e singoli in una unica battaglia di alleanza politica. Già, perché questo non è un orpello inutile. La nostra regione, in questi dieci anni, si è contraddistinta per la spesa pubblica facile, ricorso all’indebitamento, assistenzialismo, sprechi, classe dirigente arrogante e inconcludente, aumento della disoccupazione, recessione, politica sempre più pervasa dal mercimonio.

Fenomeni dilaganti, altamente diseducativi, a cui nessuno è riuscito o ha voluto porre un freno. Non ci è riuscita la politica, ove ci ha provato, e neanche ci sono riusciti gli organi di controllo, ad esempio la giustizia, che con grave danno per gli indagati e per la società, arriva tardi e male sui fatti. Di fronte a questo scenario, le Primarie dovrebbero rappresentare la vetrina per l’alternativa di governo: metodologica, ideologica e programmatica insieme. Ieri mattina, il presidente della Camera di Commercio, Paolo di Laura Frattura, ha presentato la sua candidatura alle Primarie, non si è capito se del centro-sinistra o di uno schieramento terzopolista, spiegando che esso sarebbe al di sopra dei partiti, insomma un “battitore libero”. Premetto che contro l’uomo e il professionista non ho nulla da eccepire, ma credo che vecchio militante di una precisa parte politica, abbia il diritto-dovere di dire qualcosa. Frattura non incarna le caratteristiche che servono ad identificarlo come alternativa. Non le ha per il popolo di centrosinistra, non le ha per chi vuole discontinuità alla voragine dello iorismo.

L’architetto Frattura è un figlio di questa epoca, schierato e sistemico al centro-destra, figlio della compromissione politico-clientelare. Non ha, il presidente della Camera di Commercio di Campobasso, un passato politico coerente con il progetto di alternativa, non ha una proposta politica di rottura, anzi per sua stessa ammissione è alla ricerca di sponde destrorse che, una volta finito il banchetto con Berlusconi, possono trovare spazi e accoglienza in una ipotetica amministrazione da lui guidata. In più mette le mani avanti e si dichiara ‘autonomo’ una parola “enorme” sia in caso di vittoria, che gli consegnerebbe le chiavi della regione come è stato con Iorio, sia nell’eventualità si perda, cosa che gli consentirebbe anche di tornare tra le braccia del centrodestra sottraendo all’opposizione la figura chiave del suo leader. Frattura è il prodotto di baldi ragazzotti che giocano a fare i politici. Ne avessero azzeccata una. Ricordo, a me stesso che stiamo celebrando le primarie del centro-sinistra e non quelle di altri schieramenti che, certamente nell’obiettivo comune di abbattere lo iodismo con un programma alternativo comune, possono essere auspicabili alleati e non inglobare il centro-sinistra che deve rimanere la guida dalla coalizione e della nostra alternativa al centro-destra.

Sen. Giuseppe Astore

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2 Commenti

  1. astore, vecchio bacucco
    sono un baldo ragazzotto e ne vado orgoglioso, perchè è arrivato il momento di dire basta ai vecchi bacucchi della politica, soprattutto quando questi non brillano di coerenza e fanno di tutto per far vincere la destra. il senatore deve assolutamente fare un favore a tutti i molisani… andare a casa, o meglio restare al senato fino a che resiste la legislatura, godersi i privilegi e farla finita di distruggere il molise per ripicche perosnali. sappiamo tutti perchè ha fondato partecipazione democratica e perchè abbiamo perso la provincia. senatore ci facca la cortesia e si metta da parte. è giunta la sua ora politica. lasci a noi baldi ragazzotti di traghettare il molise oltre lo iorismo e l’astorismo. abbiamo idee e coraggio da vendere e non ci nascondiamo dietro falsi schemi.