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La questione dell’approvvigionamento idrico all’abitato di Termoli è riemersa con forza in questi ultimi giorni a causa dell’emergenza verificatasi alla Diga del Liscione per la piena del fiume Biferno, che ha costretto i responsabili di “Molise Acque” ad interrompere l’impianto di potabilizzazione “Liscione” con conseguente sospensione del flusso idrico.
Proprio in quella occasione, i responsabili della società CREA, che gestisce il servizio idrico comunale, avevano comunicato al Comune che, se la situazione non fosse migliorata, i serbatoi avrebbero garantito una autonomia limitata, anche in conseguenza del fatto che non era stata ancora ripristinata la fornitura idrica dal Consorzio di Sviluppo Industriale Val Biferno (COSIB). E proprio ai responsabili del COSIB il Sindaco di Termoli Vincenzo Greco ha inviato, nei giorni scorsi, alcune lettere nelle quali si delineano con chiarezza le responsabilità e le negligenze per la mancata risoluzione del problema del guasto alla cabina che alimenta le pompe di sollevamento dell’impianto di potabilizzazione del COSIB, nonostante i ripetuti solleciti del Comune a riguardo e anche alla luce di un incontro tecnico svoltosi presso l’impianto, al quale il Comune di Termoli non è stato ufficialmente invitato.

Per dovere di trasparenza, riportiamo di seguito le lettere nella loro forma integrale:

1. 22 aprile 2009 Lettera del Sindaco Vincenzo Greco all’ing. Vittorio Abiuso, Dirigente Tecnico del COSIB, inviata per conoscenza al Prefetto di Campobasso, alla CREA Gestioni Srl e all’ing. Antonio Del Torto:

Oggetto: Approvvigionamento idrico abitato Termoli. Verifica impianti.
Si fa seguito alla nota che si riscontra prendendo atto che in data odierna, a distanza di oltre un mese dagli impegni assunti presso la Prefettura di Campobasso, si svolgerà il sopralluogo congiunto con i tecnici della CREA gestore del pubblico servizio idrico.
Sarà cura della S.V. trasmettere con assoluta urgenza l’esito del sopralluogo, anticipandone a mezzo fax la relativa verbalizzazione.
È, quindi, fuor d’ogni dubbio che il Comune di Termoli sia soggetto istituzionalmente competente e fortemente interessato alla conoscenza degli sviluppi di una criticità in grado di minare la regolarità e la continuità di un pubblico servizio.
In veste di legale rappresentante del Comune, avendo avuta conoscenza dell’avvenuta elaborazione da parte del COSIB di un dettagliato piano d’intervento per la riattivazione dell’impianto di sollevamento in Contrada Greppe di Pantano, lo scrivente l’ha invitata a trasmettere con urgenza al Comune una copia degli elaborati predisposti. A prescindere dalle ulteriori analisi e dagli approfondimenti ai quali la nota a sua firma fa riferimento, lo scrivente insiste nella richiesta e la invita senza ulteriore indugio a trasmettere la documentazione richiestale direttamente al Comune – Gabinetto del Sindaco.
La informo per debita conoscenza che, con separata nota, provvederò ad informare il Procuratore della Repubblica di Larino sui particolari di una vicenda che, a giudizio dello scrivente, prelude alla creazione di condizioni critiche per l’approvvigionamento idrico dell’abitato in coincidenza con l’inizio del periodo estivo.
E’ attesa assicurazione di adempimento anche a mezzo fax in data odierna.
IL SINDACO
Vincenzo GRECO

2. 24 aprile 2009 Lettera del Sindaco Vincenzo Greco all’ing. Vittorio Abiuso, Dirigente Tecnico del COSIB, inviata per conoscenza al Prefetto di Campobasso, alla CREA Gestioni Srl, all’ing. Antonio Del Torto e al Procuratore della Repubblica di Larino:

Oggetto: Precisazione a verbale di sopralluogo del 22 aprile 2009 per ripristino impianto di sollevamento a servizio dell’approvvigionamento idrico integrativo dell’abitato di Termoli.
È pervenuta la nota protocollo n. 2151 del 22 aprile 2009 con la quale è stata trasmessa la copia del verbale di sopralluogo effettuato nello stesso giorno dai dipendenti del COSIB e dai rappresentanti di CREA–Gestioni. Si accusa anche ricevuta del piano degli interventi redatto dagli uffici del COSIB in data 1° aprile 2009.
Premetto, per esigenze di verità, di essere stato costretto a disporre con nota a mia firma del 21 aprile scorso, data l’assenza di altre concludenti iniziative lungamente attese, la convocazione dei periti per il giorno 27 aprile 2009 presso la sede del Consorzio.
Ritengo per questo di aver anticipato l’analoga convocazione da parte sua del 22 aprile, rammaricandomi di averne avuta solo postuma conoscenza e senza peraltro essere direttamente invitato al sopralluogo nella veste di legale rappresentante della municipalità di Termoli e, quindi, di soggetto direttamente interessato alla problematica da risolvere nell’interesse generale della collettività termolese.
Tanto premesso, è adesso doveroso da parte sua rettificare il verbale nella parte in cui si constata l’assenza del rappresentante del Comune di Termoli non presente, come il rappresentante della Prefettura di Campobasso, proprio perché non invitato.
Attendo, quindi, che mi venga ritrasmesso il verbale di sopralluogo rettificato non certo per cortesia istituzionale, ma per obbligo di rappresentazione veritiera degli accadimenti verbalizzati da parte di chi vi era preposto.
Da quanto riportato a verbale, a parte l’esposizione di circostante da tempo ripetute e a tutti ormai note (l’insicurezza della cabina che alimenta le pompe di sollevamento), si apprende quale elemento di novità che esisterebbe la possibilità di un ripristino funzionale provvisorio in grado di consentire in tempi rapidi l’alimentazione delle pompe di sollevamento e la ripresa del flusso idrico che era stato unilateralmente interrotto nonostante le contrarie indicazioni emerse durante l’incontro in Prefettura dello scorso 18 marzo.
A parte la scorrettezza istituzionale di non informare il Comune e la Prefettura della decisione di interrompere la fornitura dell’acqua, mi preme sottolineare che, nonostante la consapevole gravità della situazione, la vicenda continua a connotarsi di elementi di genericità e di indeterminatezza sui tempi concludenti.
Non soddisfa, infatti, l’esigenza di chiarezza e di trasparenza verso la cittadinanza, da me rappresentata, il generico riferirsi da parte dei tecnici a “tempi brevi” senza specificare il “tempo ultimo” a partire dal quale poter contare sulla normalità del servizio idrico, pur ricorrendo a possibili soluzioni provvisorie.
Dalla documentazione tecnica inviata, poi, derivano ulteriori preoccupanti elementi di conoscenza sia sulla criticità dell’impianto che sul negligente apprezzamento del suo antico stato di vetustà e di non conformità a norma di legge.
Si ha, per l’appunto, oggi contezza che la necessità di intervenire sull’insicura cabina elettrica si trascina stancamente e colpevolmente almeno dall’ottobre 2003 senza che qualcuno se ne facesse doveroso carico risolutivo. È dato, infatti, capire dagli atti inviati che il c.d. ‘piano dettagliato operativo’ predisposto dai tecnici del COSIB per risolvere il problema altro non è che
un mero aggiornamento dei costi rappresentati in preventivi-offerta acquisiti da ditte esterne sin dal 6 ottobre 2003.
Il tempo trascorso dall’effettiva conoscenza del problema, oltre che comportare un considerevole aggravio di spesa, mette a nudo tutte le responsabilità del COSIB sia per il ritardo di interventi straordinari per la normalizzazione di impianti proprietari che per il difetto di interventi di ordinaria gestione manutentiva
cui lo stesso COSIB era tenuto nei confronti dell’ex Cassa per il Mezzogiorno, che aveva finanziato la spesa di primo impianto, e del Comune al quale l’impianto stesso era funzionalmente destinato per il suo fabbisogno idrico integrativo.

Ad ogni buon fine, consapevole delle necessità del momento, questa Amministrazione Comunale intende subito confrontarsi con tutte la parti in causa per esaminare e risolvere le necessità di spesa, ponendo come condizione unica, ma assolutamente necessaria e prioritaria, la specificazione del termine ultimo entro cui poter disporre anche di soluzione provvisoria per il ripristino della continuità della fornitura.
Allo stato, vorrà il Prefetto di Campobasso riconvocare urgentemente la riunione operativa attesa dopo l’ultima del 18 marzo scorso.

IL SINDACO
Vincenzo GRECO

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