CAMPOBASSO – Giornata della legalità, la Questura di Campobasso tira le somme degli interventi per furti, rapine e reati contro il patrimonio degli ultimi anni. Per quanto riguarda i furti perpetrati nel comune di Campobasso, i dati sul fenomeno in generale mostrano una costante diminuzione; a partire dal 2011, le denunce alle forze di polizia sono state 914, per passare nel 2012 a 775, nel 2013 a 662, fino ai primi dieci mesi 2014 che hanno registrato solo 554 (la diminuzione è sensibile).
In particolare, i furti che hanno riguardato esercizi commerciali, sempre nel capoluogo, sono stati 85 nel 2011, 93 nel 2012, 87 nel 2003, 41 nei primi 10 mesi del 2014 (in questo caso la diminuzione è evidente nel 2014). I dati relativi all’intera provincia non si discostano dalla tale “curva” discendente. Nel 2011 i furti denunciati dalle forze di polizia sono stati 3.324, nel 2012 3.401, nel 2013 3.131 e nei primi 10 mesi del 2014 554 (anche in questo caso la diminuzione è davvero sensibile nel 2014).

Riguardo agli esercizi commerciali i furti nel 2011 sono stati 252, nel 2012 271, nel 2013 248 e nei primi dieci mesi del 2014 138 (ancora diminuzione sensibile nel 2014). Guardando nell’insieme i dati, si può in definitiva affermare che, con l’eccezione del 2012, l’andamento dei furti è in decisa diminuzione. Un dato, ancora, da non trascurare è che riguardo ai furti presso gli esercizi commerciali nel 25% circa dei casi gli autori sono identificati dalle forze di polizia. Relativamente alle rapine, ancora, partendo da quelle commesse nel comune di Campobasso, nel 2011 complessivamente sono state 3, nel 2012 sono state 7, nel 2013 6 e nei primi dieci mesi del 2014 11.

Il Capoluogo, quindi, registra un aumento, ma al riguardo deve essere evidenziato che in oltre il 50% dei casi gli autori sono identificati dalle forze di polizia. Gli esercizi commerciali che hanno subito rapine nel Capoluogo sono stati nel 2011 3, nel 2012 1, nel 2013 3 e nei primi dieci mesi del 2014 2. Il numero è pressoché costante e, occorre evidenziare, che in tutti i casi sono stati identificati gli autori. Passando alla Provincia nel suo insieme, le rapine nel 2011 sono state 38, nel 2012 33, nel 2013 42 e nei primi 10 mesi del 2014 11 (ancora diminuzione sensibile nel 2014). Per oltre il 50% di queste gli autori sono stato identificati. Riguardo agli esercizi commerciali, nel 2011 le rapine sono state 7, nel 2012 1 , nel 2013 8 e nei primi 10 mesi del 2014 8; per esse la pressoché totalità degli autori è stato identificato. In conclusione, seppure i dati relativi al fenomeno delle rapine è tutto sommato costante, non può sfuggire il fatto che ci troviamo nell’ordine delle “unità” e che quando queste si rivolgono agli esercizi commerciali gli autori assai raramente la fanno franca!

L’alto numero di criminali identificati (e quindi denunciati alla autorità giudiziaria) è indicativo sia della efficacia dei dispositivi di controllo del territorio e investigativi messi in campo dalla Forze di Polizia (in primis Polizia di Stato e Carabinieri), sia della collaborazione offerta dagli operatori commerciali che hanno messo a disposizione ogni utile informazione volta all’individuazione degli autori dei reati (importanti, ad esempio, si sono rivelate in molte occasione le registrazioni degli impianti di videosorveglianza, come pure l’adozione di efficaci misure di autoprotezione). Riguardo al fenomeno delle estorsioni e dell’usura, poi, non ci sono elementi oggettivi dai quali evincere l’insorgenza di “fenomeni” delinquenziali che si rivolgono, in particolare, agli esercizi commerciali. Rarissimi sono i casi di estorsione registrati in passato e hanno riguardato criminalità “autoctona” che ha preso di mira locali di intrattenimento notturno.

L’usura, poi, si è manifestata prevalentemente con denunce da parte di privati a istituti bancari, per aver praticato interessi usurari, e nei riguardi di sporadici episodi non collegati comunque a forme di criminalità organizzata. Quelle accennate, in ogni modo, sono evenienze sulle quali è massima l’attenzione della Polizia di Stato, come pure delle altre forze di polizia, attente a intercettare ogni segnale che possa indicare il nascere di tali fenomeni criminali, per intervenire immediatamente e impedire che possano diffondersi e radicarsi. Vorrei tornare, per concludere, al tema della “percezione della sicurezza”, della “paura” di divenire vittime della criminalità.

Ebbene, è fondamentale che i cittadini non abbiano paura, che abbiano fiducia nelle istituzioni pubbliche che hanno il compito di garantire sicurezza e legalità. L’obiettivo della Polizia di Stato è di far aumentate la fiducia dei cittadini, dando risposte efficaci alla domanda di maggiore sicurezza mettendo in campo ogni energia, risorse umane e tecniche. E in tale prospettiva si sta muovendo la Questura di Campobasso, che grazie a recenti iniziative organizzative e di snellimento burocratico ha sensibilmente incrementato, anche qualitativamente (ufficiali di p.g. in pattuglia), l’attività di controllo del territorio attraverso il dispiegamento di più pattuglie, sia raddoppiando il numero delle Volanti presenti nel Capoluogo nell’arco delle 24 ore, sia impiegando sistematicamente le pattuglie dei Reparti Prevenzione Crimine della Polizia di Stato, per effettuare mirati controllo ad “alto impatto” su tutto il territorio della provincia. Anche l’attività investigativa e informativa è stata potenziata, con l’aumento del personale addetto alla Squadra Mobile e alla Digos”.

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