Ma purtroppo sono sordi coloro che nel chiuso delle stanze dei bottoni programmano il dissesto e lo spreco e tramano confusamente la spartizione e gli appalti elettorali a dispetto di quanti aspettano provvedimenti seri e responsabili. Noi reclamiamo un riordino e un assetto sanitario uguale per tutto il Molise e particolarmente per il Basso Molise, dove la sanità sta scoppiando per colpa di un governo regionale autoritario, oligarchico, opprimente! Il Basso Molise costituisce la forza trainante della regione in tutti i campi e non può essere oggetto dei capricci politici e di spartizione di potere! Il Presidente della Regione chiama “campanilismi” tutte le giuste rivendicazioni dei molisani, soprattutto di quelli che non si inginocchiano al suo passaggio, non sono disposti a prstazioni servili e non si fanno ammaliare da anestesie musicali.
Ma non ci meravigliamo più di tanto perchè la cosa è diffusa a vari livelli: similes cum similibus! Il Vietri non è una cattedrale nel deserto, ma una struttura di saalvezza per un’area in difficoltà dove i sindaci dovranno (se potranno) essere artefici di una vera rinascita e di uno svoluppo organico del territorio. La Regione Molise ormai va da Campobasso a Isernia, almewno per la sanità… Il resto è Terra di nessuno! Quindi terra di saccheggio, di immondizie, di inquinamenti, di turbogas… di centrali nucleari… e di tante altre storture. Per tutti questi mali da curare non saranno sufficienti il Vietri e il San Timoteo: altro che chiusura! Questo quadro della situazione ci dice che la nostra non è una semplice battaglia, ma una lunga guerra: una guerra santa! Perciò il 13 maggio prossimo saremo in molti a Roma per rinnovare con determinazione le nostre legittime e irrinunciabili richieste. Uniti nella ragione saremo forti. E con la ragione si può e si deve vincere!
Il Comitato per la difesa dell’ospedale Vietri