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LARINO _ Non ci stancheremo mai di ringraziare il nostro popolo, la nostra gente comune, i giovani, i sindaci del territorio, i larinesi lontani che ci hanno telefonato per darci coraggio, gli operatori della scuola, del commercio e della giustizia, gli agricoltori, i disoccupati, le casalinghe, le mamme che con coraggio hanno sostato all’ingresso del Vietri con striscioni inegianti alla vita e alla salute della nostra gente, di tutta la gente che soffre o attende una sanità sempre più efficiente, sempre più efficace, sempre più preparata, sempre più umana e rispettosa dei deboli e dei bisognosi. Un ringraziamento è dovuto anche alle forze dell’ordine che ci accompagnano con discrezione e comprensione in questo momento così difficile per tutti, consapevoli che noi lottiamo per una vita ordinata i sicura, per un avvenire più sereno, pieno di lavoro per i nostri giovani nella giustizia e nella libertà. Questa coralità di intenti è la dimostrazione di una consapevolezza diffusa che il Bene Comune costituisce la stella cometa che deve guidare tutte le attività dell’uomo; e noi vogliamo ardentemente seguire questa stella per affermare diritti, doveri e la dignità di tutti: grandi e piccoli, ricchi e poveri, bianchi e neri! Ma questa dignità di uomini liberi si conquista con l’impegno assiduo, con i sacrifici, con lo spirito di servizio e di appartenenza alle nostre comunità, con la difesa e la valorizzazione di tutte le risorse disponibili. Oggi noi ribadiamo che la nostra azione è rivolta a tutela di un servizio sanitario che ingiustamente è oggetto di penalizzazioni e di mortificazioni che noi chiamiamo “rapine”. Perchè di questo si tratta! Una prima rapina è avvenuta dieci anni fa, un’altra si sta tentando in questi giorni; TUTTI LO SANNO! TUTTI HANNO CAPITO!

Ma purtroppo sono sordi coloro che nel chiuso delle stanze dei bottoni programmano il dissesto e lo spreco e tramano confusamente la spartizione e gli appalti elettorali a dispetto di quanti aspettano provvedimenti seri e responsabili. Noi reclamiamo un riordino e un assetto sanitario uguale per tutto il Molise e particolarmente per il Basso Molise, dove la sanità sta scoppiando per colpa di un governo regionale autoritario, oligarchico, opprimente! Il Basso Molise costituisce la forza trainante della regione in tutti i campi e non può essere oggetto dei capricci politici e di spartizione di potere! Il Presidente della Regione chiama “campanilismi” tutte le giuste rivendicazioni dei molisani, soprattutto di quelli che non si inginocchiano al suo passaggio, non sono disposti a prstazioni servili e non si fanno ammaliare da anestesie musicali.

Ma non ci meravigliamo più di tanto perchè la cosa è diffusa a vari livelli: similes cum similibus! Il Vietri non è una cattedrale nel deserto, ma una struttura di saalvezza per un’area in difficoltà dove i sindaci dovranno (se potranno) essere artefici di una vera rinascita e di uno svoluppo organico del territorio. La Regione Molise ormai va da Campobasso a Isernia, almewno per la sanità… Il resto è Terra di nessuno! Quindi terra di saccheggio, di immondizie, di inquinamenti, di turbogas… di centrali nucleari… e di tante altre storture. Per tutti questi mali da curare non saranno sufficienti il Vietri e il San Timoteo: altro che chiusura! Questo quadro della situazione ci dice che la nostra non è una semplice battaglia, ma una lunga guerra: una guerra santa! Perciò il 13 maggio prossimo saremo in molti a Roma per rinnovare con determinazione le nostre legittime e irrinunciabili richieste. Uniti nella ragione saremo forti. E con la ragione si può e si deve vincere!

                                                                                                                                     Il Comitato per la difesa dell’ospedale Vietri

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