CAMPOBASSO _ L’allarme era stato lanciato dal capogruppo D’Alete qualche giorno fa e stamani è arrivata purtroppo la conferma: dal fondo di incentivi allo sviluppo economico a sostegno dei settori in crisi rimane escluso proprio il comparto saccarifero. Il decreto legge, approvato oggi dal Consiglio dei Ministri, “dimentica” gli aiuti agli zuccherifici, compreso quello termolese, che intanto avevano già sottoscritto con il Governo un piano di interventi economici per l’intera filiera “Un accordo, quello del 2008, sottoscritto dal Governo con le Regioni che oggi” sostiene D’Alete “appare sempre più carta straccia”. “La filiera dello zucchero e i suoi seimila lavoratori in tutt’Italia pagano il prezzo altissimo dei giochi di potere tutt’interni al Governo, tra il premier e i ministri Tremonti e Scajola. L’Esecutivo dimentica accordi, piani e programmi di rilancio confermati non più di qualche giorno fa dal ministro all’agricoltura Zaia.
Giocano sulla pelle dei lavoratori!”. Fu proprio il ministro Zaia infatti, all’indomani della sua candidatura alla presidenza della Regione Veneto, ha tranquillizzare tutti confermando la disponibilità in bilancio degli 86 milioni di euro destinati ai contributi per i bieticoltori del settore saccarifero. Tra le aziende italiane interessate agli interventi straordinari anche quella molisana che negli aiuti ministeriali vede le proprie possibilità di rilancio e la difesa dei livelli occupazionali. Il decreto incentivi, approvato oggi, è stato ridotto ad uno stanziamento di soli 300 milioni di euro grazie al taglio dei contributi proprio al settore bieticolo-saccarifero. Ma il Governo Berlusconi aveva già dimenticato i lavoratori dello zucchero in occasione della legge finanziaria e del decreto mille proroghe “Non può esserci una terza volta senza che vengano compromesse gravemente le prospettive occupazionali dell’intero comparto”.

Altre gravi preoccupazioni, dunque, per i lavoratori dell’impianto termolese e per i produttori di bietole “Non bastavano quelle per i nuovi assetti societari e le incerte scelte industriali future. Oggi, in piena campagna di semina, si aggiungono i timori per quei finanziamenti, riconosciuti dalla UE, attesi già dal 2009 e che sembrano non dover mai giungere in Molise”. “Mi chiedo come intendano comportarsi adesso il Presidente Iorio e l’assessore Cavaliere” conclude D’Alete “perché vengano rispettati i patti del dicembre 2008 e per prevenire una catastrofe per lo Zuccherificio del Molise. La Regione, insieme ai sindacati ed ai lavoratori, non può restare a guardare, deve esser pronta ad assumere iniziative importanti e risolutive”. Su questo argomento il capogruppo D’Alete ha presentato in Consiglio una interrogazione urgente.

Uff.Segr.D’Alete www.dalete.it

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