Giocano sulla pelle dei lavoratori!”. Fu proprio il ministro Zaia infatti, all’indomani della sua candidatura alla presidenza della Regione Veneto, ha tranquillizzare tutti confermando la disponibilità in bilancio degli 86 milioni di euro destinati ai contributi per i bieticoltori del settore saccarifero. Tra le aziende italiane interessate agli interventi straordinari anche quella molisana che negli aiuti ministeriali vede le proprie possibilità di rilancio e la difesa dei livelli occupazionali. Il decreto incentivi, approvato oggi, è stato ridotto ad uno stanziamento di soli 300 milioni di euro grazie al taglio dei contributi proprio al settore bieticolo-saccarifero. Ma il Governo Berlusconi aveva già dimenticato i lavoratori dello zucchero in occasione della legge finanziaria e del decreto mille proroghe “Non può esserci una terza volta senza che vengano compromesse gravemente le prospettive occupazionali dell’intero comparto”.
Altre gravi preoccupazioni, dunque, per i lavoratori dell’impianto termolese e per i produttori di bietole “Non bastavano quelle per i nuovi assetti societari e le incerte scelte industriali future. Oggi, in piena campagna di semina, si aggiungono i timori per quei finanziamenti, riconosciuti dalla UE, attesi già dal 2009 e che sembrano non dover mai giungere in Molise”. “Mi chiedo come intendano comportarsi adesso il Presidente Iorio e l’assessore Cavaliere” conclude D’Alete “perché vengano rispettati i patti del dicembre 2008 e per prevenire una catastrofe per lo Zuccherificio del Molise. La Regione, insieme ai sindacati ed ai lavoratori, non può restare a guardare, deve esser pronta ad assumere iniziative importanti e risolutive”. Su questo argomento il capogruppo D’Alete ha presentato in Consiglio una interrogazione urgente.
Uff.Segr.D’Alete www.dalete.it