L’iniziativa, promossa e sostenuta dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali-Direzione Generale per le Politiche attive e passive del lavoro, con l’Assistenza Tecnica di Italia Lavoro S.p.A., è finalizzata alla riduzione dei tempi di ingresso nel mercato del lavoro dei diplomati, “attraverso interventi volti alla qualificazione e al rafforzamento del sistema scolastico nella organizzazione ed erogazione di servizi di orientamento e intermediazione e di dispositivi e misure di politiche attive del lavoro, (?.) nell’ambito della filiera pubblico-privata dei servizi per il lavoro nazionali e regionali, con l’obiettivo di supportare almeno 365 Scuole in forma singola o associata e di raggiungere un bacino potenziale di 55.000 giovani tra studenti, diplomandi e diplomati.
Le norme di riferimento sono quelle relative all’obbligo per le Scuole secondarie superiori, Università e Consorzi universitari, di diventare soggetti di intermediazione tra domanda e offerta di lavoro, nonché quelle relative all?Apprendistato per l?alta formazione e la ricerca previste dal relativo Testo Unico (DLgs 167/11). Per attivare l’intervento sono state sottoscritte preliminarmente specifiche Convenzioni Istituzionali tra il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e le varie regioni. Il Molise lo ha sottoscritto l’8 gennaio. Successivamente sono stati emanati i bandi: Dopo Marche, Liguria, Emilia Romagna, Piemonte, Sicilia e Lombardia, sono stati emanati i bandi relativi anche al Molise e alla Calabria. Il Bando per il Molise prevede il finanziamento per 6 scuole e/ o reti di istituti.
I percorsi di orientamento al lavoro dovranno riguardare 600 diplomandi o diplomati. Le risorse messe a disposizione sono 180.00,00, di cui 60.000,00 della regione Molise. Le scuole dovranno presentare le domande entro il 29 marzo. Sono previste risorse per un massimo di 20.000,00 per ogni istituzione scolastica con l’obbligo di100 percorsi individualizzati. Si tratta di un bando passato sotto silenzio che non ha visto il coinvolgimento dei soggetti interessati e che, in assenza di una politica regionale sull’istruzione, rischia, anche per i tempi stretti, di non essere preso in considerazione dalle scuole, impegnate in altri adempimenti. Chiediamo che i termini vengano posticipati di un mese, in modo da consentire alle scuole interessate di poter fare la loro proposta in merito al progetto FIxO S&U.
Il segretario regionale Sergio Sorella
