Nella stessa modifica è stato rafforzato il ruolo del tavolo interistituzionale di confronto propedeutico alla prossima programmazione triennale scolastica prevedendo il coinvolgimento di tutte le rappresentanze degli Enti Locali e della Commissione Consiliare competente. Sullo sfondo restano i problemi del taglio dei trasferimenti nazionali nel settore che sommati al calo demografico del Molise determinano un ulteriore impoverimento della scuola pubblica locale e la perdita di altri 196 posti di lavoro già dal prossimo settembre per il solo personale docente ( si veda la Circolare Ministeriale n. 37 del 13 aprile 2010 ).
Meglio non pensare a cosa sarà la scuola in Italia e in Molise all’indomani dell’adozione dei provvedimenti attuativi del federalismo fiscale. Nelle aree svantaggiate sarà sempre più arduo assicurare uno dei diritti universali di cittadinanza qual è il diritto allo studio. Ma fino ad allora è preferibile vigilare, tutti insieme e ad ogni livello, per scongiurare l’applicazione di criteri meramente ragionieristici orientati dalle spinte egoistiche delle aree più ricche del Nord.
Michele Petraroia