CAMPOBASSO _ Le notizie di due gravissimi incidenti sul lavoro, seppur avvenuti a migliaia di chilometri di distanza l’uno dall’altro, ci hanno raggiunti nelle ultime ore. Due tristissimi avvenimenti che hanno stroncato la vita ad Antonio Fidelibus, operaio cinquantenne di Montenero di Bisaccia emigrato in Germania ormai da molti anni e che lì aveva messo su famiglia, e a Cristian Ricciardone, trentacinquenne dipendente di una ditta di termoidraulica, nato e residente a Roccamandolfi. Due vite spezzate sui luoghi di lavoro, l’uno in terra tedesca, in uno stabilimento industriale vicino Francoforte, l’altro ad Isernia in un cantiere stradale. Prima di tutto voglio esprimere alle famiglie delle due vittime il mio sentito e profondo cordoglio per la perdita irreparabile dei loro cari – ha dichiarato al proposito il Presidente della Provincia Nicola D’Ascanio –. Una tragica concomitanza che fa dolorosamente riflettere sia su una storia di emigrazione che sulla necessità di non perdere mai di vista l’obiettivo di garantire a tutti migliori condizioni di sicurezza nei luoghi di lavoro. Troppo spesso – continua D’Ascanio – il fenomeno degli incidenti sul lavoro viene ridotto ad un mero dato statistico che non lascia trasparire una realtà fatta di non rispetto delle minime regole di convivenza civile che, soprattutto in presenza della grave crisi economica globale, rischia di aggravare in maniera esponenziale le condizioni in cui si trovano ad operare fasce sempre più larghe di lavoratori.

Per questo – conclude il Presidente D’Ascanio – anche se negli ultimi anni nel nostro Paese è cresciuta la sensibilità su tali problematiche, non va abbassata la guardia in termini di controlli e di sanzioni delle irregolarità ma va bensì incrementata l’opera di informazione e formazione perché anche la perdita di una sola vita è una sconfitta dell’intera società”.

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