CAMPOMARINO _ Prestigioso riconoscimento ed ennesima soddisfazione per i fratelli Di Giulio, titolari delle Cantine Borgo di Colloredo. C’è attesa per la premiazione ufficiale, già annunciata dalla giuria, della Falanghina 2009 prodotta dall’azienda di Campomarino come miglior Vino da Pesce nell’ambito dell’omonima Selezione, annoverata tra i concorsi enologici a livello nazionale che il Ministero delle Politiche Agricole autorizza al rilascio di distinzioni. Scopo del concorso, sottolineano dall’Ente Regionale Fieristico di Ancona, che organizza l’evento e può contare sulla collaborazione di esperti e giornalisti specializzati italiani e stranieri, è quello di evidenziare la migliore produzione enologica italiana dei bianchi, rosati e vini spumanti a denominazione di origine controllata e ad indicazione geografica tipica.

Un concorso prestigioso, considerato un punto di riferimento per le aziende di settore, quest’anno ben 253 per un totale di 540 vini in competizione. Ma la soddisfazione per Borgo di Colloredo è doppia, perchè profuma di en plein: anche il secondo vino presentato, infatti, ossia il Gironia Rosato, ha ottenuto la “menzione speciale”, un attestato di merito per i vini che superano il punteggio di 80/100. E’ questa la conferma dell’elevato livello di qualità e competitività a cui sono giunti i vini molisani, non nuovi a riconoscimenti di carattere nazionale ed internazionale. “E’ certamente motivo di orgoglio” dice Enrico Di Giulio, amministratore dell’azienda “soprattutto se consideriamo che i vini bianchi tradizionalmente non sono considerati capaci di esprimere eccellenze, nei nostri territori.

Peccato, però, che l’agricoltura di qualità non rientri nelle priorità politiche della nostra Regione, dove molte occasioni sono state inutilmente perdute, nel corso degli anni. Lottare contro lo svantaggio pre-competitivo che ci separa dalle altre regioni è uno sforzo che dipende esclusivamente dalle imprese, come dimostrano anche altri casi di successo di colleghi molisani. La qualità nel lavoro è l’unico vero strumento di confronto su un mercato che è sempre più aggressivo. Ma sono sinceramente felice di portare in alto la bandiera del Molise ed approfitto dell’occasione per ringraziare, uno ad uno, tutti i miei collaboratori che dal vigneto, alla cantina, al marketing, consentono ai vini Borgo di Colloredo di raggiungere questi positivi risultati”

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