LARINO _ Siamo agli atti di puro autolesionismo, insopportabili perchè incidono sull’azione di governo della nostra cittadina ma soprattutto, ne intaccano la storia, il futuro e l’immagine. Dopo la ben nota vicenda Ospedale, siamo al capitolo Fiera di Ottobre. I diversi episodi che si sono succeduti nell’organizzazione della stessa, uno dietro l’altro, lasciano trasparire presunzione e supponenza, a fronte della solita ostentazione, quasi sprezzante, di sicurezza e calma faraonica.

Il tentativo di imporre una gara d’appalto con capitolato capestro per le ditte concorrenti; la voglia di utilizzare la fiera di Ottobre, da parte di qualche assessore, come un trampolino di lancio per le future elezioni provinciali; la leggerezza nel pubblicare la gara durante le ferie di agosto; sono tutti episodi, questi, che si sono ritorti contro l’amministrazione Giardino. Crediamo che il Sindaco debba seriamente valutare chi fa più male che bene tra gli assessori.

La Fiera di Ottobre, in un modo o nell’altro, di certo si svolgerà: non farla sarebbe uno smacco troppo grande per l’amministrazione, già al tracollo in termini di consenso. A noi tocca evidenziare come si sia stati rimpinzati delle solite bugie, come quella dello spostamento di una settimana a causa della concomitanza della fiera di Foggia. Con la solita supponenza, si pensa di prendere in giro i Larinesi, i quali ben sanno i motivi, quelli veri, dello spostamento (la concomitanza non incide sulla nostra fiera e c’è sempre stata): con un comportamento da principianti, il bando è stato pubblicato troppo tardi. Denunciamo quindi il rischio :
 di organizzare una fiera debolissima, senza averla minimamente pubblicizzata per tempo e per questo infarcita di improvvisati espositori,  di azzerare il lavoro fatto, di anno in anno, dalle precedenti amministrazioni per mantenere alto il tenore della fiera
 di assistere alla esplosione della maggioranza, a causa dei dissidi interni per questa maldestra organizzazione
 di vedere la giunta invischiata in nuove beghe legali, considerato la fretta con cui si sono fatte le cose (del resto le recenti dichiarazioni dell’ex-consigliere di maggioranza Miozza la dicono lunga in proposito)
 di provocare un danno erariale al Comune, considerato che, per organizzare la Fiera, la base economica per l’asta pubblica, era pari ad € 70000 ed ora viene assegnata, dopo convulse trattative e negoziazioni, a sole € 42000.

Alla luce di quanto premesso, chiediamo che il Sindaco Giardino e l’assessore competente al commercio, Quici, e nessun altro, ricostruiscano e chiariscano velocemente l’iter della vicenda, specificando anche il ruolo svolto dell’assessore Urbano in merito.

PD Larino, IDV Larino

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