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LARINO _ Il Vicesindaco nonché Assessore alla sanità Quici, all’invito dei nostri rappresentanti in Consiglio comunale, più volte ripetuto anche pubblicamente, di dimettersi, ha detto che lo farà qualora il riassetto sanitario dovesse penalizzare l’ospedale Vietri di Larino. L’ospedale di Larino, da quando lui ha ricevuto da Giardino la delega alla sanità è precipitato giorno dopo giorno e aspetta solo che Iorio ne decida la fine. Il Sindaco Giardino, se non vuole ritirare la delega al suo vice Quici, ha il dovere di dimettersi lui per far capire al suo amico Michele Iorio che lo ha preso in giro quando “lo ha tranquillizzato e consigliato di attendere fiducioso perché l’ospedale di Larino non subirà alcun ridimensionamento”. Solo una delle tante bugie alle quali hanno, per abitudine, abboccato sia Giardino che il suo vice Quici.

Promesse da marinaio, come ben sanno i larinesi che, diversamente da quelli che provano ad informarli per deviarli dalla questione, hanno capito tutto della situazione dell’ospedale. Iorio incautamente lo aveva già annunciato in campagna elettorale a sostegno dell’amico Giardino e con a fianco la tanto onorevole De Camillis: “l’Ospedale Vietri diventerà il fiore all’occhiello della sanità molisana”! Poi ci ha ripensato ed è arrivata la delibera 1261 e tutti i provvedimenti consequenziali di quell’altro campione dell’ex direttore generale Sergio Florio e del suo vice Percopo – oggi direttore generale – che hanno sconfessato quelle bugie da inganno elettorale. Però, Giardino e Quici – benchè anche operatori sanitari – fedeli al silenzio chiesto e ottenuto sulla vicenda sanità dall’amico Michele, in tutti questi mesi hanno messo a tacere ogni serio tentativo di discussione in consiglio comunale per costringere gli amici della filiera a prendere posizione e dire chiaramente di che morte deve morire il Vietri; Così Iorio non vi è giorno che passi che non rassicuri gli amici di Venafro e Agnone, ma non gli amici di Larino, con i quali non c’è neanche bisogno di un incontro per raccontare ulteriori bugie. Infatti a Larino ci sono amici fidati ed è per questo che non ha bisogno di rispondere alle lettere di invito inviate da mesi da Giardino. Ma, si sa, sono sceneggiate utili a far incantare i pochi creduloni rimasti.

Non è un caso, invece, che la sub-commissario Mastrobuono, inavvicinabile dalla politica, si concede volentieri ai Comitati in difesa dei diversi ospedali e non piuttosto confrontarsi pubblicamente con le istituzioni ai diversi livelli e con lo stesso Iorio. Tra i compiti assegnati a qualsiasi commissario c’è anche quello di “calmierare” la piazza con qualsivoglia promessa. Giusto il tempo di portare a termine il suo mandato e poi…. “chi si è visto si è visto”! Per questo e altre cose non meno gravi, come la situazione dei reparti che Larino Viva ha denunciato ancora la settimana scorsa, l’invito a Quici di dimettersi ed a Giardino a ritirargli la delega se il suo vice non lo fa.

Larino Viva

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