CAMPOBASSO _ Saremo anche gli ultimi a gridare la nostra solidarietà ai precari della scuola ma si sappia, che noi della Lega Sannita ci stiamo e siamo presenti. E’ quanto dichiarato da Lorenzo Lommano sulla dolorosa vicenda. Questo, ha ancora detto il nostro, perché è drammatica la situazione della scuola molisana e soprattutto la condizione di vita di centinaia di precari tra cui anche alcuni con oltre 20 anni di onorato lavoro sulle spalle. E’ diventata drammatica la vita di molti nostri corregionali, ha ancora detto Lommano, per un obbrobrio di legge nazionale che di fatto sta lacerando una buona parte del già fragile tessuto sociale e di riflesso anche economico della nostra Regione.
Famiglie sul lastrico, prive di speranze e senza più progetti, famiglie disperate che di fatto diventano poverissime. Penso a questo punto, ha continuato Lommano
, che la situazione della scuola molisana per la sua estrema gravità e nella drammaticità che rappresenta, porterà ed ha già portato alla rovina centinaia di famiglie per cui diventa indispensabile per la risoluzione del problema, sollecitare la Regione Molise ed in primis il suo Presidente Michele Iorio. E proprio al sen. Iorio chiedo con molta umiltà, ha continuato Lommano, di aiutare col cuore queste persone, perché ne hanno bisogno, faccia ogni sforzo perché lo meritano e poi perché hanno sempre fatto quel mestiere.

Altro che 500 mila euro, qui c’è bisogno di circa 20 milioni di euro per aiutare tutti coloro che sono restati fuori, perché i fatti evidenziano un gravissimo stato di calamità. Dobbiamo aiutare queste centinaia di persone, ed il Presidente Iorio può farlo, allo stesso modo in cui sono stati assegnati decine e decine di milioni di euro ad aziende come la Solagrital di Bojano o lo Zuccherificio di Termoli e tante altre, perché la scuola del Molise è e resta una gran bella azienda.

Ed è proprio sul Presidente Michele Iorio che noi della Lega Sannita, ha concluso Lommano, che vogliamo fare leva e pressioni per suggerirgli di vedere di risolvere la situazione degli insegnanti, del personale amministrativo e quello dei bidelli tutti precari e tutti della scuola pubblica, per far loro ritrovare le condizioni di vivibilità, affinché queste persone possano ritrovare la pace in famiglia, la serenità e la tranquillità che ormai non abita più in quelle case. Diversamente, per i prossimi mesi li vedremo tutti sui tetti.

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