Gianfranco Tedeschi e Fabrizio Spera
TERMOLI _ E’ stato un grande successo di pubblico il concerto tenutosi ieri sera alla scalinata del terzo corso a Termoli, protagonisti Luca Tilli al violoncello, il trombettista Sebastiano-detto Sebi-Tramontana, Fabrizio Spera alla batteria ed infine Gianfranco Tedeschi, contrabbassista.
I Termolesi hanno ancora una volta dimostrato di amare profondamente la musica,e ciò deve ancora di più motivare l’organizzazione di eventi musicali come questo.

Notevole l’affiatamento tra i musicisti sul palco,che dimostra come essi siano in pefetta sintonia tra di loro, infatti sono numerose le volte che si si sono esibiti insieme con questa splendida ed efficace formazione,cimentandosi in un tipo di musica che è un mix di jazz e musica da camera del Novecento.
Abili sperimentatori e studiosi, non hanno dato un nome alla band che si è venuta a creare, ma si identificano con i loro rispettivi nomi, quasi a voler sottolineare il loro essere in maniera semplice quanto geniale aggiungerei io quattro grandi musicisti, ognuno abile e virtuoso al proprio strumento. La loro precedente esperienza musicale ha le sue radici nel free jazz, ossia nella libera ed improvvisata esecuzione del jazz, ben diversa da quella del jazz pedissequa e fedele alla composizione originaria. La straordinaria musica di ieri sera è stata più vicina al vero e puro jazz.

Sebi e Luca Tilli
Sebi e Luca Tilli
‘La musica per me è innanzitutto un piacere’-ha affermato Luca Tilli intervistato riguardo alla natura della sua vocazione e professione di musicista.

Termolese di nascita, egli vive a Roma dove spesso si esibisce con i colleghi Tramontana e Spera, riscuotendo un crescente successo.‘Spero che Termoli, sia per quanto riguarda l’amministrazione comunale che per quanto riguarda i cittadini, ami e segua sempre più la musica dandole il prestigio e l’importanza che le spetta‘ queste le sue parole per quanto riguarda i progetti futuri, cui associa la speranza di incidere dei dischi, cosa che i oggi è quanto mai difficile e sempre più raro.

In effetti sembra quanto mai arduo per le band emergenti affermarsi al giorno d’oggi e per i veri musicisti come quelli che hanno suonato ieri sera a Termoli, regalandoci emozioni indescrivibili, affermarsi in un mondo contemporaneo così commerciale e poco educato alla vera musica, quella intelligente e spesso solo di nicchia.
La speranza è che questi grandi nomi della musica tornino presto ad allietarci nel comune adriatico e vengano sempre più apprezzati dal pubblico termolese e non solo.

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