TERMOLI _ Il tempismo dell’amministrazione regionale del Molise è straordinario. Il 15 gennaio scorso la Giunta ha approvato ben 45 delibere, quasi tutte riguardanti finanziamenti e convenzioni, ben sapendo che in questo periodo il potere di controllo da parte del Consiglio è praticamente nullo. Potrebbe essere definito un colpo di coda del Drago, se ci si rifà all’oroscopo cinese, il leader che gioca le sue ultime carte prima di lasciare tutto in mano al successore, il segno del Serpente, che porta con sé anche le caratteristiche della rinascita, prosperità e abbondanza e che avrà inizio fra pochi giorni, il 10 febbraio.

L’abbondante lavoro dell’esecutivo non ha tralasciato Termoli tanto che, quasi a metà delle fatiche, è stata approvata la Strategia Integrata di Sviluppo Locale in Molise. Progettazione territoriale 2007-2013. DGR n. 567 del 6 settembre 2012. Accordo di Programma tra la Regione Molise ed il Partenariato proponente per l’attuazione del progetto territoriale “PISU Termoli – Porta del Molise”. Come ricordato in conferenza stampa tale lavoro era iniziato quando l’amministrazione termolese aveva una maggioranza di centro sinistra ed i progetti PISU furono presentati a tempo di record, date le condizioni poste dalla Regione Molise. Nonostante le rassicurazioni dell’assessore Vitagliano si fa fatica a credere che si tratti semplicemente di scadenza naturale.

Bene, comunque, che in riva all’adriatico si possano utilizzare fondi europei e statali per migliorare il litorale nord, l’illuminazione pubblica e la rete idrica. Ma il porto? Era il 2 agosto quando il Comune di Termoli presentò al Servizio Demanio Marittimo l’istanza di anticipata occupazione per il progetto di attuazione e messa in sicurezza del porto di Termoli con miglioramento delle attività dei pescatori, una misura che rientrava nella programmazione FEP 2007/2013. Risposta positiva nel giro di una settimana, ma da allora nulla di nuovo.

La filiera istituzionale, efficace solo secondo Di Brino, opportuna per tracciare un futuro da parlamentare a Gianfranco Vitagliano, non ha finora fatto avviare nessuno dei lavori previsti: il vecchio muro paraonde continua a sbriciolarsi con evidente pericolo per la pubblica incolumità; le banchine necessitano di una ricognizione della situazione sottostante il manto stradale nonché di rifacimenti da realizzare per i continui avvallamenti e ammaloramenti; da non dimenticare il sistema di illuminazione, purtroppo, in cattivo stato.

Se si vuole consentire ancora l’attività di pesca bisogna intervenire subito con il dragaggio del porto. Ancora un’ultima considerazione, questa volta a proposito della pulizia del porto, visto che dal bilancio regionale sembrano spariti i 180.000 euro previsti in convenzione. Chi si occuperà, dunque, di tenere pulita l’area portuale? Non sia mai che il sacchetto venga lasciato sulla “Porta del Molise”.

Il consigliere Filippo Monaco

Articolo precedenteScoperta vendita di gioielli rubati in due Compro oro di Campobasso
Articolo successivoFiat, nuova cassa integrazione a fine febbario per tutti

1 commento