LARINO _ A seguito della messa in atto della delibera 1261 del 28 novembre e dei suoi successivi provvedimenti che hanno danneggiato fortemente l’ospedale Vietri di Larino, il Comitato ha rilanciato lo “stato di agitazione”.

 

Innanzitutto si darà ancora seguito al presidio permanente, istituito davanti il nosocomio frentano, che durerà fino a SABATO 14 MARZO, data in cui la protesta sfocerà in una nuova MOBILITAZIONE GENERALE che questa volta vedrà coinvolti con maggiore partecipazione, anche i cittadini dell’intero territorio interessato dal ridimensionamento dell’ospedale Vietri, unico punto di riferimento per l’intera area cratere.

Nei prossimi giorni, infatti, saranno organizzati diversi incontri in ogni paese con il sostegno delle amministrazioni comunali dove si cercherà di informare ulteriormente la popolazione sulle conseguenze dei provvedimenti messi in atto dalla Giunta Regionale.

 

Considerata la carenza di informazione da parte dell’Asrem su come sta avvenendo la riorganizzazione del Vietri, il Comitato ha fissato una conferenza stampa per sabato mattina presso il nosocomio frentano per dare chiarimenti in merito. Intanto ci preme far sapere che la direzione sanitaria procede inesorabilmente al ridimensionamento dei servizi offerti dal Vietri in attuazione degli indirizzi della giunta Regionale. Da ieri sera il Pronto Soccorso è stato chiuso per le emergenze esterne, è stata garantita solo la presenza di un medico interdivisionale per i pazienti già ricoverati. I cittadini dei comuni che fanno riferimento al Vietri, nelle ore notturne, per il servizio di pronto soccorso, dovranno recarsi direttamente al San Timoteo di Termoli oppure rivolgersi alla postazione di 118 per il trasporto allo stesso.

Già da stanotte, purtroppo, si sono verificati i primi disagi, tra l’altro facilmente prevedibili e portati più volte all’attenzione delle autoritià regionali. A riferirne è stato un rappresentante autorevole della dirigenza sanitaria del Vietri, il dott. Nicola Di Lena, il quale ha denunciato il grave episodio accaduto, proprio ieri notte, a un paziente che non ha trovato assistenza all’Ospedale di Termoli a causa del sovraffollamento del pronto soccorso, ed è stato dirottato nella struttura di Larino che però non  era attrezzata ad accoglierlo. Il Comitato esprime profondo rammarico per l’accaduto e si chiede, e lo chiede soprattutto alla Giunta Regionale (in particolare a chi crede che i larinesi debbano iniziare a ragionare) e ai vertici Asrem, cosa accadrà quest’estate quando la popolazione nel Basso Molise raddoppierà.   

                                                                                                                                                                   Il Comitato Civico Pro Vietri

 

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