ROMA _ La Parlamentare molisana Sabrina De Camillis ha presentato un ordine del giorno al Governo sulla problematica legata alla disparità di trattamento sull’applicazione dell’Imu tra i cittadini terremotati di Puglia e Molise rispetto a quelli dell’Abruzzo. I primi sono chiamati a pagare la tassa sugli immobili pur non avendo completato la ricostruzione mentre i secondi no.

“Il comma 5-octies dell’articolo 4 del decreto-legge in esame stabilisce che i fabbricati ubicati nelle zone del sisma che ha colpito l’Abruzzo il 6 aprile 2009 sono esenti da IRPEF, IRES e IMU purché siano distrutti, ovvero siano oggetto di ordinanze di sgombero in quanto inagibili. L’esenzione si applica sino alla definitiva ricostruzione ed agibilità degli stessi cespiti _ si legge sull’ordine del giorno a firma del Deputato _. Tale norma, però, crea una disparità di trattamento rispetto ad altri territori dell’Italia che sono stati colpiti dal sisma come ad esempio il Molise e Puglia che ancora devono completare la ricostruzione, in particolare le abitazioni di classe A. E’ evidente che bisogna intervenire anche per gli altri cittadini che non debbono essere considerati di minor valore di fronte ad eventi calamitosi imprevedibili, che non hanno nessuna colpa e nulla a che vedere con la gestione delle risorse per la ricostruzione”.

I molisani saranno costretti a pagare l’Imu sulla prima casa seppur del 50 per cento pur non potendoci ancora abitare per il mancato completamento della ricostruzione di classe A in Molise ferma al 30 per cento. “E’ necessaria una omogeneità della normativa in questione” ha dichiarato la De Camillis che, con l’Odg, impegna il Governo ad adottare un opportuno provvedimento al fine di estendere l’esenzione prevista dal comma 5-octies dell’articolo 4 del decreto-legge in esame anche per i territori del Molise e Puglia colpiti dal sisma del 2002.

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