CittadiniTermolesiTERMOLI – Come è noto il 17 febbraio scorso venivano nominati in Consiglio Comunale i componenti della Commissione per i Referendum a Termoli e successivamente, in data 8 marzo, veniva trasmesso agli stessi la richiesta di referendum presentata dai comitati promotori a luglio del 2015. Ormai è passato un mese dalla trasmissione degli atti, questo è il limite previsto dall’art. 19 del Regolamento Partecipazione dei Cittadini, e la Commissione non si è ancora pronunciata sull’ammissibilità dei quesiti, tantomeno ha convocato i Comitati Promotori per richiedere eventuali chiarimenti, adeguamenti e/o modifiche ai testi presentati.

Al contrario l’iter per affidare i lavori del tunnel procede velocemente con la massima riservatezza e tra non molto si concluderà a favore dell’unica ditta in tutta Europa che ha partecipato al bando di gara, la stessa che ha realizzato i lavori del Corso.
In tutti questi mesi nei quali i comitati hanno tentato di congelare l’iter di realizzazione del tunnel fino allo svolgimento del referendum cittadino, in ultimo con la petizione popolare che ha ormai raggiunto le 2.000 firme, si è assistito, ad opera di più esponenti dell’Amministrazione comunale, ad atteggiamenti scostanti ed equivoci, volti continuamente ad evitare il confronto pubblico. Cosa più grave è rappresentata dal fatto che per ben due volte l’amministrazione Sbrocca ha negato in Consiglio Comunale la discussione sul progetto nonostante le ripetute richieste da parte della minoranza.

Tutto ebbe inizio col “peccato originale”, ovvero la falsità con la quale il Sindaco Sbrocca ha imposto ai cittadini di Termoli il progetto del tunnel, a suo dire l’unica opera consentita per poter utilizzare i fondi regionali un tempo stanziati per la realizzazione dell’autostrada del Molise.
Tale falsità è stata più volte ribadita nonostante la stessa venisse subito smentita, carte alla mano, evidenziando che dei 57 progetti presentati dai vari comuni molisani, e che sarebbero stati finanziati con i fondi dell’autostrada del Molise, ben 42 riguardavano il completamento di opere viarie esistenti, la messa in sicurezza di tratti stradali a rischio e il risanamento, miglioramento e risistemazione di strade comunali esistenti.

La conferma di quanto appena detto è stata fornita , non molti giorni fa, dall’Assessore Regionale Pierpaolo Nagni il quale ha affermato ,in maniera chiara ed inequivocabile, che i fondi destinati al tunnel sono ancora oggi riprogrammabili ed utilizzabili per altri interventi. Occorre, però, un ripensamento da parte del Comune di Termoli.

Quanto a Nagni, è importante ricordare che nel recente incontro avuto con lui sul raddoppio ferroviario Termoli-Lesina, l’assessore si è detto favorevole al Referendum da noi proposto e ha aggiunto che potrebbe contribuire a riaprire positivamente la trattativa con Rete Ferroviaria Italiana.

Svelato il “peccato originale” si passa alla seconda falsità, autore questa volta l’Assessore Pino Gallo, ennesimo tentativo di legittimare il tunnel agli occhi dei cittadini con la sicura affermazione che il progetto era inserito nel programma elettorale del Sindaco Sbrocca. Tale affermazione veniva smentita subito dopo in diretta televisiva con l’esibizione delle due pagine del programma elettorale del Sindaco Sbrocca in cui, ovviamente, non vi era nessun riferimento al progetto del tunnel, al contrario delle parole appena proferite dall’assessore.

In considerazione di tutto ciò chiediamo nuovamente all’Amministrazione Sbrocca di consentire ai cittadini di Termoli di esprimersi attraverso il referendum, prima che i giochi siano fatti. Nel frattempo continuiamo la raccolta firme per la Petizione popolare e rimaniamo in attesa di confrontarci con il Sindaco Sbrocca al quale abbiamo rivolto una formale richiesta di incontro urgente. «»

Comitato PartecipaTErmoli
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