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CAMPOBASSO _ Il confronto politico aperto in Molise sulle prossime scadenze amministrative sta trascurando i cambiamenti radicali che vanno producendosi a livello nazionale. Protetti da un dibattito asfittico che non valica i confini regionali, i vertici del PDL, non si sono accorti che in Italia lo scenario è in rapidissima evoluzione. La Seconda Repubblica non regge l’urto delle spinte autoritarie e dei localismi esasperati. Su Berlusconi sta calando il sipario in modo avvilente. Il PDL è in crisi e attende il suo 25 luglio per passare la mano con l’aiuto del Badoglio di turno. Questi stravolgimenti determineranno una ricaduta su tutti i territori e il Molise sarà costretto a fare i conti con un sistema politico-istituzionale che da dieci anni ruota intorno al PDL di Michele Iorio.

E’ arduo ipotizzare il prosieguo della proposta politica del PDL solo nella nostra regione con un candidato Presidente che si ripropone sotto la bandiera di un esercito in rotta, sconfitto dalla notti di Arcore e dai fallimenti economici. Ci sarà un rimescolamento dell’area moderata che si riorganizzerà con nuovi soggetti politici e diversi riferimenti nazionali. In tutti i casi il sistema di potere costruito con maestria dorotea da Michele Iorio non serve più perché se manca il PDL nel ruolo di partito trainante sono completamente inutili le liste civetta con cui si schierano frotte di amministratori collocati nel sottobosco governativo regionale.

Per questa ragione al Centro-Sinistra spetta costruire una proposta di governo autorevole, credibile e responsabile su tre parole d’ordine che superano in avanti il confronto di questi mesi. C’è bisogno di UNITA’, PARTECIPAZIONE e CAMBIAMENTO. Per vincere il Centro-Sinistra deve presentarsi unito, deve coinvolgere gli iscritti, i dirigenti, gli attivisti ed i militanti con le primarie di coalizione o altri strumenti similari, e deve avanzare proposte programmatiche che segnino una radicale discontinuità con la gestione di Michele Iorio.

Sono convinto che la responsabilità dei segretari del centro-sinistra li porterà a programmare le primarie di coalizione, li indurrà a convocare gli organi di partito per il massimo coinvolgimento degli iscritti e dei dirigenti locali, li spronerà ad aprire un confronto con le forze sociali e produttive nell’elaborazione di un programma partecipato e condiviso. Se saremo in grado di tenere insieme questi tre cardini dell’unità, della partecipazione e del cambiamento, si consoliderà positivamente il legame tra il centro-sinistra, la sua base e la società molisana, e non avremo difficoltà a vincere agilmente le prossimi sfide elettorali. Michele Petraroia

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