SAN GIULIANO DI PUGLIA _ “Esprimo ancora una volta piena soddisfazione per l’approvazione, alla Camera, dell’emendamento in favore della popolazione molisana colpita duramente dagli eventi sismici del 2002. Si è raggiunti, tutti insieme, un importante traguardo che ha riportato finalmente, dopo lunghe battaglie sia in Senato che alla Camera la nostra piccola Regione alla pari di altre colpite da eventi calamitosi terribili” così il senatore dell’Idv Giuseppe Astore commentando l’Odg G6.500 presentato in Assemblea.
Questo però non pone fine a due questioni, tanto importanti quanto ancora irrisolte: il comportamento contraddittorio dell’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale che vanifica tutti i provvedimenti sull’abbattimento e la restituzione rateale dei contributi sospesi dal 2002 e la esclusione dei datori di lavoro e dei dipendenti pubblici residente in diverse aree del paese colpite da calamità naturali”. Su questa problematica il senatore Astore ha trovato alleanze in diversi settori residenti in varie regioni e di schieramenti politici diversi.
“Alcune circolari emesse dall’INPS in materia di sospensione contributive concesse a seguito di calamità naturali – spiega l’esponente dell’Idv – interpretano in modo restrittivo e contraddittorio alcune disposizioni di legge – come la n.290 del 2006 che dispone le modalità di rateizzazione oltre a quelle delle sospensioni contributive dei dipendenti pubblici – arrecando gravi difficoltà ai cittadini e alle imprese. Inoltre, a seguito di dette circolari, vengono considerati decaduti dal beneficio della rateizzazione nel pagamento dei contributi sospesi per effetto del terremoto di otto anni fa tutti coloro che non abbiano provveduto ad iniziare il pagamento della prima rata sospesa entro il 16 marzo 2006; per non parlare poi del fatto che l’Ente di previdenza sociale riconosce quali aventi titolo alla sospensione solo coloro che abbiano dimostrato il danno: è o non è questo un comportamento che travalica le competenze proprie dell’INPS?”
Occorre quindi porre rimedio a questa contraddittorietà nel più breve tempo possibile e, infine, bisogna estendere, con apposito atto, la normativa a tutte le ventidue aree colpite da calamità naturali per le quali era stato adottato provvedimento di sospensione al fine di superare ogni ingiustificata disparità di trattamento anche con riferimento alle disposizioni riguardanti i dipendenti pubblici e statali. E ‘ per questo che ho presentato, insieme ad alcuni colleghi, l’Ordine del Giorno n. G6.500 al DDL n. 1315 (Decreto Anticrisi) , decaduto per la richiesta del Governo della fiducia sul suddetto decreto legge . Al fine di trovare giuste soluzioni a queste due importanti questioni ancora sospese – conclude Astore – è stato ripresentato lo stesso Ordine del Giorno in Commissione e Aula per la discussione del D.L. c.d. Milleproroghe”.
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