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Primo Consiglio Comunale Era SbroccaTERMOLI – L’appello per la salvezza del Termoli calcio ha aperto il primo consiglio comunale di Termoli. Un tifoso ha letto una lettera indirizzata alla neo amministrazione chiedendo un accorato impegno affinché si possa iscrivere il Termoli calcio al campionato di serie D, oggi a rischio dopo 50 anni di storia della squadra cittadina. Una lunga missiva quella letta accoratamente dal tifoso il quale ha voluto lanciare un segnale chiaro: la quadra rappresenta la città e va difesa e tutelata.

L’asseblea civica è proseguita con l’appello nominale dei consiglieri comunali e la surroga degli assessori che hanno dato le dimissioni da consiglieri: Vincenzo Ferrazzano, Maria Chimisso e Manuela Florio. Al loro posto sono entrati: Gianni Di Tella, Michele Barile e Mario Orlando. Il Consiglio è entrato nel “cloù” con il giuramento del sindaco Angelo Sbrocca e l’elezione di Manuela Vigilante alla presidenza del Consiglio comunale. Nicola Di Michele del Movimento 5 stelle è, invece, stato eletto vicepresidente del consiglio.

La Vigilante, nel suo intervento di ringraziamento, citando la famiglia che l’ha appoggiata in tutto il suo percorso politico e nella campagna elettorale, si è visibilmente commossa. Le sue lacrime, naturalmente, non sono passate inosservate nella sala piena di gente. Tra il pubblico anche l’Assessore regionale all’agricoltura ed ambiente Vittorino Facciolla rimasto fino alla conclusione dell’assemblea. Il primo cittadino è poi passato alla lettura delle linee guida dell’amministrazione comunale spaziando dal rilancio del commercio dando impulso agli operatori del centro con il progetto di Centro commerciale naturale, al turismo dando spazio ad iniziative sull’enogastronomia locale, per giungere alle infratture, alla sicurezza, alle scuole, alla cultura.

Il Prg del porto da riprendere il prima possibile per dare regole certe attraverso l’utilizzo di fondi europei. “Termoli non ha ancora messo a frutto un ventaglio di possibilità attraverso dei fondi ad hoc per lo sviluppo della città” ha detto Sbrocca. Tra le linee guida anche parcheggi interrati sotto il centro a partire da Pozzo Dolce per liberare dalle auto la zona ottocentesca di Termoli. E ancora: riqualificare zone periferiche di Termoli ed organizzare nei quartieri con un progetto pilota uno spazio comune di sosta a servizio di tutta la contrada. L’Amministrazione valuterà la possibilità’ di gestire direttamente il servizio idrico. Sull’urbanistica non è’ utile attardarsi su errori commessi. Fenomeni di spontaneismo ma anche iniziative dall’apparenza legale hanno aggirato il Prg ed il iano casa ha permesso di derogare. “Pensiamo ad un’urbanistica virtuosa con tempi propizi per impostare nuovo percorso programmatorio”. Sulla sicurezza in città Sbrocca è incline ad un’azione di raccordo tra forze dell’ordine di Termoli e l’implementazione del sistema di videosorveglianza.

Chiediamo la massima partecipazione dei cittadini attraverso internet e social media – ha proseguito Sbrocca -. La trasparenza caratterizza l’azione dell’amministrazione. Renderemo pubblici tutti gli atti pubblici nessuno escluso compresi gli allegati. Cittadini saranno parte attiva dei servizi istituzionali e potranno dialogare anche attraverso l’app dedicata oltre agli incontri periodici con i quartieri. Abbiamo in mente diverse iniziative. Tutto il nostro agire sarà improntato sulla massima trasparenza ed il potenziamento del sito internet che diventerà uno strumento vivo di partecipazione”.

Le linee guida sono state approvate a maggioranza. L’ppposizione si è astenuta. Dalle fila della minoranza ha preso la parola Paolo Marinucci “bastonando” sin dalla prima frase Sbrocca per la presenza di ex amministratori dell’esecutivo Di Brino. Su questo punto, Marinucci non ha fatto sconti ricordando alla neonata amministrazione di essere stata votata da solo 1/4 della popolazione.

Avevamo sperato in un cambiamento positivo per la città. Quando abbiamo capito che la strada intrapresa del centro sinistra a causa della presenza di ex amministratori della Giunta Di Brino si poneva in soluzione di continuità con il passato abbiamopreso un’altra strada che potesse rappresentare la novità di cui la città aveva bisognoha detto l’esponente di LiberaTermoli -. Il risultato che abbiamo raggiunto è stato più che apprezzabile. Purtroppo non è bastato ma siamo pronti a lavorare per il bene della città. Rimane il fatto che Termoli che ha tutte le carte in regola per diventare il faro dell’intera regione, rimane impantanata nelle solite logiche di potere e nelle spartizione di poltrone. E’ significativo vedere l’ex vice sindaco oggi in una nuova giunta di centro sx così come è significativo che l’ex assessore ai lavori pubblici della Giunta Di Brino sieda ora tra i banchi della maggioranza. Sarà che credo nella coerenza ma non riesco ad abituarmi a questi continui trasformismi e questi continui cambi di casacca. In diverse fasi della campagna elettorale abbiamo chiesto a Sbrocca di non coinvolgere nell’esecutivo membri dell’ex amministrazione Di Brino. In questo modo si sarebbe potuto dare un fattivo segnale di svolta. Siamo accusati di personalismi, un’ottima scusa per continuare a ragionare di numeri. Un primo esempio è rappresentato dai 20 giorni necessari per varare la nuova giunta, tra tiri incrociati e veti, esempio di vecchio modo di fare politica. Siamo pronti a vigilare sull’operato della maggioranza. Chiediamo a questa maggioranza che rappresenta solo 1/4 della popolazione di essere attenta alle proposta che verranno fatte. Ci auguriamo che questa lentezza non sia il lait-motiv dell’agire amministrativo soprattutto se non sarà Termoli a prendere le decisioni ma saremo sempre in balìa delle ingerenze delle camere romane e campobassane“.

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