LARINO _ Sono ripresi gli incontri de “il Gusto delle Idee”, l’iniziativa lanciata da Larino viva, che da ora in poi vive di vita propria, per riempire di programmazione e di creatività le azioni che servono a dare prospettive e un futuro all’antica capitale dei Frentani. Dopo il successo del calendario “Fonti e Fontane di Larino” realizzato per sostenere il progetto “adotta una fontana” che si vuole far partire in primavera, si pensa a nuove iniziative riferite agli olivi secolari. Ma non solo, anche al racconto, attraverso documenti autentici, di una straordinaria storia, fatta di luci e ombre, che ha accompagnato il percorso di quasi un secolo dei Battista a Larino, a cavallo del ‘900, con le intense attività nel campo dell’agroindustria alimentare.
Un’attività che oggi torna di grande attualità dopo il fallimento di una politica basato tutta sulla industrializzazione e sullo sperpero del territorio,
il consumismo e lo spreco ingente di risorse che hanno portato alla crisi attuale e alla soglia delle nuove povertà. La organizzazione di una mostra sostenuta dalla pubblicazione di materiale che porta a far capire le ragioni di una politica che ha portato a colpire un fondamentale settore dell’economia larinese ed a punire una città che oggi avrebbe tutto per tornare di grande attualità se la cultura della programmazione e una visione attenta della realtà molisana nel contesto nazionale e mondiale, avesse il sopravvento su quella impressa dall’anarchia e dallo spreco come se le vacche fossero ancora grasse.

Il “Gusto delle idee”, u caresielle, cioè il salvadanaio delle idee e dei progetti, si vuole aprire a quanti, soprattutto i giovani, hanno l’interesse e la voglia di camminare insieme e, quindi, di partecipare per cogliere obiettivi importanti, che sono possibili per una città come Larino e per l’intero Molise. Basta salvaguardare e rilanciare i caratteri di queste realtà, come il valore della ruralità e della biodiversità, del territorio, e le grandi potenzialità nel campo della valorizzazione turistica se i patrimoni, vere e proprie ricchezze dei nostri territori, vengono monitorati, organizzati e spesi nell’interesse di una Molise, che ha una sola possibilità di proiezione nel futuro se ritorna ricco delle sue realtà e si riappropria dell’anima che può trasformarlo in una moderna città ideale. Un salvadanaio, ma anche un laboratorio pronto a scambiare con altri risultati ed esperienze per ridare alla politica la cultura, in pratica il carburante di cui ha bisogno per camminare e, quando vuole, anche volare.

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