CAMPOBASSO _ “Se il Presidente Iorio vuole parlare di Statuto regionale e di ogni altra ipotesi di riforma istituzionale può tranquillamente venire in Consiglio regionale, nelle Commissioni o in conferenza dei capigruppo. Non c’è bisogno di scomodare la lussuosa sede di via Genova, anche perché avremmo difficoltà a trovare parcheggio, visto che si tratta di un fabbricato intercluso privo dei posti auto anche per i dipendenti degli uffici ivi ubicati.” – così Massimo Romano, consigliere regionale del Molise e presidente di Costruire democrazia in merito alla riunione delle minoranze convocata per questa mattina alle ore 12 con Iorio e Picciano per discutere di Statuto regionale “Iorio paralizza da dieci anni ogni ipotesi di riforma istituzionale della Regione, a cominciare dallo Statuto regionale , calpesta le regole democratiche e la trasparenza degli atti amministrativi, vive con fastidio il rispetto di alcuni principi di legalità dell’azione amministrativa e di legittimità degli atti amministrativi, ha piegato le Istituzioni alle ragioni elettorali del suo schieramento collocando i “reggenti” dei suoi partiti e delle sue liste civiche in ogni poltrona di potere, così creando improprie commistioni tra ruoli pubblici istituzionali ed incarichi partitici, dalla finanziaria regionale alla formazione professionale passando per la cultura, per la gestione dell’acqua, della ricostruzione. ”

Iorio, inoltre, non più tardi di dieci giorni fa, ha mentito al Consiglio regionale sullo Zuccherificio, ma nessuno pare gliene chieda conto. In altre Regioni un Presidente che mente al Consiglio si sarebbe dimesso. Iorio continua a non rispondere sulla maxi operazione immobiliarista del masterplan di Campobasso che attende una risposta da 18 mesi; ha modificato lo Statuto regionale imponendo le dimissioni degli assessori, gravando sulle casse della Regione per risolvere problemi interni alla sua maggioranza; ha aumentato a 32 il numero dei consiglieri regionali nel nuovo statuto, che sommati agli otto assessori esterni e al sottosegretario porta il numero di poltrone alla cifra ingiustificabile di 41 unità; ha avallato l’istituzione di vergognose commissioni consiliari speciali che di speciale hanno solo il fatto che non si riuniscono mai e se si riuniscono discutono di nulla; non ha mai voluto nominare un vicepresidente della Giunta; ha paralizzato ogni ipotesi di riforma degli enti sub regionali per non rendere disoccupati i commissari; l’unica riforma che ha varato notte tempo in questa legislatura è stata quella per il Nucleo Industriale di Termoli al dichiarato fine di esautorato il Comune di Termoli; gli organi di gestione della Fin Molise sono in prorogatio da mesi; la Molise dati è una “zona franca” di gestione dei fondi pubblici; della gara pubblica per la nave neanche l’ombra; la GAM è inattiva; lo Zuccherificio è stato venduto ad un privato con sede a Cipro senza neppure un piano industriale.”

“Dovrei andare domani a via Genova a fare cosa? A vedere con i miei occhi gli arredi sfarzosi di un residenza lussuosa con due cucine e nessun bagno? Ho formulato una richiesta di accesso agli atti per conoscere se sia stata svolta una regolare procedura di evidenza pubblica per gli acquisti delle forniture di arredo, ma dai documenti trasmessi non si comprende chi abbia fatto cosa, e la cosa singolare è che pare ci siano due cucine ma non compaiono forniture per i sanitari.”

“Per questo – ha concluso Romano- non mi interessa sedermi ad un tavolo per parlare di riforme istituzionali con chi in dieci anni ha dimostrato che non ha nessun interesse a modernizzare le istituzioni della Regione ma è invece estremamente interessato a piegarle ad interessi di parte. Sono convinto che lo Statuto debba approvarsi nel più breve tempo possibile ma questo si può fare tranquillamente in Consiglio regionale, in una delle sedute ordinarie che vengono puntualmente e correttamente convocate dal Presidente Picciano, sedute che ci vengono pagate e che tuttavia spesso durano dieci minuti per non discutere di nulla”.

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